

A scuola, quando studiavo, mi veniva spiegato sempre un concetto chiave, che trovo fondamentale per l’imprenditoria in generale e calzante quando si tratta di segnalazione in Centrale Rischi.
La professoressa una volta decise di interrogarmi: “Di Domenico alla lavagna”.
L’interrogazione iniziò più o meno così.
Prof.: “Cosa ha scatenato la prima guerra mondiale?”
Ed io: “L’assassinio di Francesco Ferdinando d’Asburgo!”
Non è forse ciò che viene insegnato a tutti noi? Ciò che ci ripetono da che siamo a scuola? Di ogni fatto o evento storico dobbiamo sempre conoscere cosa l’ha scatenato.
Come però giustamente mi fece notare l’insegnante all’epoca, quello era in realtà un pretesto, non la vera causa. Era una motivazione superficiale, davvero limitante per spiegare la guerra che ha sconvolto l’Europa ed il mondo nel ‘900.
Ora la domanda è: cosa te ne frega delle mie lezioni di storia delle superiori?
Se stai leggendo questo articolo significa che hai una segnalazione in Centrale Rischi, ma sopratutto, molto probabilmente, significa che stai facendo di tutto per cancellarla.
È proprio questa la ragione per cui ti ho spiegato questa breve storia, per farti capire perché in realtà
NON devi cancellare la segnalazione in Centrale Rischi.
Sembra assurdo vero? La segnalazione in Centrale Rischi è pericolosissima ed ha delle conseguenze devastanti in certi casi, come andremo a vedere fra poco. Ma non sono impazzito, non ancora almeno.
“Quindi perché mi stai dicendo di NON cancellarla?”
Perché non è importante cancellare la segnalazione in Centrale Rischi?
Prima di spiegarti perché cancellarla è molto meno importante di quello che pensi, vorrei chiarire un punto spesso frainteso. Lo sai quando scatta la segnalazione in Centrale Rischi?
Praticamente subito. Non appena il tuo debito con la singola banca o finanziaria di turno supera i 30 mila euro complessivi (questo è il limite di segnalazione in centrale rischi), l’esposizione diventa oggetto di segnalazione in Centrale Rischi.
Già perché, in realtà, la Centrale Rischi non registra solo gli eventi negativi, ma riporta ogni mese l’andamento delle tue linee di credito ed inizia a farlo non appena il debito supera la soglia minima prevista dalla Banca d’Italia. Soglia al di sotto della quale le segnalazioni vengono comunque inviate alle banche dati privati, come CRIF, CTC ed Experian.
Quindi appena hai un debito con banche e finanziarie, diventi un soggetto segnalato.
Ma la segnalazione che tanto preoccupa gli imprenditori, quella che minacciano i direttori di banca non è di questo tipo.
Lo spauracchio di tutti gli imprenditori da più di 10 anni a questa parte è la segnalazione negativa in Centrale Rischi, quella di sofferenza, in particolare.
Questa particolare segnalazione in Centrale Rischi scatta quando non hai pagato o hai pagato male i tuoi debiti verso banche e finanziarie, fino ad arrivare al punto che le esposizioni sono talmente tanto deteriorate che la banca ritiene impossibile recuperare il proprio credito in maniera ordinaria.
Il tuo vero problema quindi non è tanto la segnalazione in sé, ma il fatto che se ti sia stata fatta, perché in realtà vuol dire che la tua azienda non è nelle sue condizioni ottimali e che i creditori se ne stanno rendendo conto.
Prima di proseguire, chiariamo subito una cosa. In questo articolo ti spiegherò:
- come e perché hai subito una segnalazione, facendoti entrare nella testa della banca per imparare a leggerne in comportamenti e anticiparli;
- le 3 drammatiche conseguenze di una segnalazione in Centrale Rischi;
- come evitare che la segnalazione ti porti alla chiusura dell’azienda.
Lo faccio perché sono più propenso a curare la malattia, invece dei sintomi. È una deformazione professionale.
Pertanto, se il tuo obiettivo è semplicemente quello di cancellare la segnalazione e sei convinto che sia l’unica soluzione possibile si tuoi problemi, allora puoi chiudere questo articolo e tornare a cercare un cavillo, un errore della banca, al quale aggrapparti per cancellare la segnalazione senza fare nulla per risollevare l’azienda, sprecando tempo e denaro in un processo infinitamente lungo mentre la tua impresa rimane bloccata.
Se invece vuoi eliminare il problema una volta per tutte, a partire dalle cause scatenanti, continua a leggere questo articolo e seguire passo a passo le mie indicazioni, estirpando il problema alla radice, senza correre il rischio di trovarti nuovamente in questa situazione e riprendendo in mano al 100% le redini dell’azienda. Poi, solo poi, potrai pensare alle segnalazioni.
Quello che NON SAI sulla tua segnalazione in Centrale Rischi
Una segnalazione in Centrale dei Rischi è un fatto che tutti considerano negativo e che si crede, erroneamente, accada in un momento di difficoltà economica.
La verità è che, come ti ho detto prima, le informazioni alla Centrale Rischi arrivano in continuazione, qualsiasi azione tu compia, che tu paghi nel modo corretto tutti i tuoi debiti o che tu sia in ritardo di molte rate. Non c’è alcuna differenza.
Basta aver superato la soglia di segnalazione in centrale rischi per essere tracciato.
La Centrale Rischi sa tutto dei tuoi rapporti con gli istituti di credito. E se lo sa lei, lo sanno tutte le banche con le quali stai lavorando e quelle dalle quali hai intenzione di andare a bussare.
In realtà le segnalazioni sono a tuo vantaggio se sai come utilizzare le linee di credito.
Per sapere esattamente come funziona la Centrale Rischi ti consiglio di andare su https://didomenicoeassociati.com/centrale-rischi-come-funziona per scaricare la guida che ho dedicato interamente a questo database finanziario, dal quale dipende il tuo futuro.
Tornando a noi, ti basti sapere che ogni azione che fai viene registrata in questa banca dati, che viene consultata da ogni banca e finanziaria quando si tratta di concedere un finanziamento.
In pratica che tu paghi una rata, non la paghi o anche solo richiedi un finanziamento (perfino se non dovesse essere accettato) tutte le banche lo sapranno.
Se la tua situazione finanziaria peggiora al punto che in base ai calcoli della banca la probabilità che tu rimborsi il credito si azzera o quasi, si passa ad avere una vera e propria segnalazione di sofferenza.
C’è molta confusione in merito, quindi prima di dirti esattamente cosa dovresti fare quando ricevi una segnalazione, voglio spiegarti:
Le 3 conseguenze di una segnalazione in Centrale Rischi
Una segnalazione di sofferenza in Centrale Rischi resta visibile al sistema creditizio per 36 mesi, anche se hai regolarizzato la posizione. Basta fare una visura centrale rischi per rendersene conto.
Ma cosa comporta? Quali sono le conseguenze.
Vediamole insieme.
Conseguenza #1: La revoca delle linee di credito temporanee
Con la segnalazione di sofferenza la banca dichiara al sistema che, secondo il suo giudizio di operatore professionale, la tua azienda è insolvente e che le probabilità che tu rimborsi i tuoi debiti sono prossime allo ZERO.
Questo giudizio tecnico viene comunicato a tutti gli istituti di credito.
Questo significa che devi prepararti a dire addio ai tuoi fidi, ai tuoi sconti fatture e ai castelletti RIBA. Tutti gli strumenti sui quali stavi basando i tuoi flussi di cassa.
Immagina se dall’oggi al domani ti trovassi privo della liquidità che stava mandando avanti la tua azienda fino a quel momento. Sarebbe un problema, vero?
La velocità nel revocare le linee di credito, dipende dalla quantità di fideiussioni concesse e dalle politiche di credito dei diversi istituti.
Più garanzie hai concesso sul debito, più tempo impiegherà la banca a revocare la linea di credito in questione, ma la tua vita finanziaria è comunque appesa a un filo.
Ti conviene trovare una soluzione alternativa fin da subito, prima che sia troppo tardi.
Conseguenza #2: Impossibilità ad accedere a nuove linee di credito
Come ti dicevo, se lo sa una banca, lo sanno tutte.
Immagina di vivere in un condominio e di aver chiesto a un vicino di casa se ti presta un cacciavite. Quel cacciavite tu poi non l’hai mai restituito e il vicino che chiameremo Mario, chiacchierando lo ha detto alla portinaia.
La portinaia conosce un po’ tutti nel palazzo ed è un attimo che tu venga etichettato come “quello che non restituisce preziosi utensili”.
Quando andrai da Gino dunque a chiedere in prestito una brugola, Gino ci penserà bene prima di affidartela, molto probabilmente ti dirà di no, ma se anche dovesse accettare lo farà con riserva, magari dicendoti che gliela devi ridare entro pochi giorni perché gli serve.
Quella portinaia è la nostra Centrale Rischi, che comunica in continuazione a chiunque la circondi cosa stai facendo e quale sia la tua situazione per quanto riguarda i prestiti.
Conseguenza #3: Aumento dei costi del credito commerciale
La segnalazione di sofferenza indica un maggior grado di rischio.
In altre parole la tua azienda è giudicata complessivamente più rischiosa per i creditori, che ogni volta che ti concedono una dilazione sui pagamenti mettono il loro fondoschiena su una graticola. Pagherai? Non pagherai?
Loro non conoscono le tue vere intenzioni, non sanno che sei una persona per bene che vuole ripagare i propri debiti. Conoscono solo il tuo grado di rischio.
Certo, i fornitori non hanno accesso alla Centrale Rischi, ma il grado di rischiosità non si ricava solo dalla Centrale Rischi. Quello è solo il primo campanello di allarme.
La tua azienda è complessivamente più rischiosa e questo emergerà, senza dubbio, non appena depositerai il tuo prossimo bilancio. Bilancio che verrà analizzato dalle società che vendono informazioni commerciali, che comunicheranno ai tuoi fornitori che sei diventato più rischioso.
Questa conseguenza disastrosa è meno evidente della precedente, ma altrettanto grave. All’improvviso infatti le dilazioni sui pagamenti si ridurranno, dovrai pagare a vista la nuova merce e non avrai credito bancario per poterlo fare.
Quindi il tuo fatturato si ridurrà e tu avrai sempre meno entrate per far fronte ai debiti contratti.
L’azienda finisce in una spirale negativa dalla quale è molto, molto difficile uscire.
E tutto per quella maledetta segnalazione.
L’errore che tutti commettono quando ricevono una segnalazione in Centrale Rischi
Succede a volte che ci sia una errata segnalazione in centrale rischi e che quindi possa essere rettificata. È accaduto dunque nel corso degli anni, che si sia diffusa l’idea che cancellare una segnalazione sia la scelta migliore.
Gli imprenditori, colti alla sprovvista, si sono armati di tutto punto e hanno iniziato a protestare veementemente.
Ma concentrarsi sulle formalità, cercando di scovare il cavillo nascosto che può farti ottenere una cancellazione NON è la scelta migliore.
Innanzitutto perché significa intraprendere un difficile percorso contro la banca, che dunque chiuderà tutti i suoi rubinetti, lasciandoti completamente privo di liquidità.
Secondo perchè mentre cerchi di ottenere quella cancellazione (che molto difficilmente avrai) perdi tutte le energie che dovresti invece dedicare al tuo lavoro.
Agire in questo modo è come pensare che la prima guerra mondiale sia stata la conseguenza di una vendetta di famiglia per la morte di un nobile qualsiasi.
Le cose non stanno affatto così, non puoi fermarti al significato più superficiale della vicenda.
Se ti trovi in questa condizione significa che la tua impresa ha delle difficoltà finanziare che possono essere state causate infatti da centinaia di motivi differenti.
Un cliente insolvente, un sindacalista accanito, un fornitore particolarmente problematico, potrei redigere una lista infinita di possibili cause, ma la realtà dei fatti non cambia.
Il risultato è che devi concentrare ogni singola briciola delle tue energie sulla tua impresa.
Pensa che sta arrivando una bufera, che le tue linee di credito non saranno più quelle di prima e che sei hai fatto affidamento solo e soltanto su quelle uscirne vivo sarà ben difficile.
“Dove trovo i soldi che mi servono per sopravvivere quindi?”
Se acquisti il mio libro Aziende che si Finanziano da sole, che trovi QUI https://aziendechesifinanzianodasole.com/libro/, dove spiego passo passo come trovare la liquidità che ti serve anche nei momenti peggiori e applichi quello che c’è scritto, hai già un buon percorso tracciato.
Certo, richiederà tempo, e il tempo è il tuo bene più prezioso in questo momento, ma ce la farai.
Se invece la situazione è un po’ più drammatica, se la segnalazione in Centrale Rischi c’è già stata e se non riesci a concentrarti sul tuo lavoro per stare dietro alle problematiche causate dai creditori allora potresti aver bisogno di aiuto.
Io non so come sia messa la tua azienda, quale sia la tua particolare condizione, che rischi corri, che posizioni scoperte hai, che punti di forza potresti usare in una trattativa con la banca.
Ci sono molti aspetti della gestione delle aziende in crisi che vengono gestite dall’imprenditore in maniera errata. Non perché tu sia un incapace, ma perché nessuno si prende la briga di spiegare come stanno davvero le cose.
Io negli anni però ho deciso di andare oltre i “si è sempre fatto così” che mi venivano messi davanti, e di elaborare un Metodo che unisse i miei studi all’esperienza fatta sulla mia stessa azienda e portata avanti sul campo con migliaia di casi pratici.
Per questo arrivo ad ottenere sconti sul debito fino al 93% per i miei clienti.
Con più di 1700 casi gestiti e circa 300 imprenditori in crisi seguiti quotidianamente (in media), il mio staff viene utilizzato dai clienti per liberare la loro azienda dai debiti, iniziando con una valutazione iniziale del rischio e più in generale della tua situazione in azienda.
Questo primo passo, questa analisi iniziale è fondamentale per poter lavorare con il massimo dell’efficienza, per non accettare piani di rientro a caso per non sperperare le poche liquidità ripartendole a caso fra i creditori.
Rientra tutto nel Metodo Di Domenico Debiti™. Ma perché funzioni anche per te, liberandoti dal debito, bisogna capire appunto, se siamo nelle condizioni per intervenire a risolvere i tuoi problemi di indebitamento.
Sono una persona molto onesta, amo le cause difficili ma non tollero di perdere, quindi te lo dico chiaramente: se non c’è nulla che possiamo fare, perché la tua situazione è troppo grave, non ti chiederò un centesimo.
Per capirlo, per sapere esattamente a che punto si trova la tua azienda, abbiamo messo a punto una specifica procedura che ci permette di approfondire nel dettaglio la situazione della tua azienda e il livello di rischio al quale sei esposto, la Consulenza Strategica StratExit™.
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