

Indice dei contenuti
Ecco quali sono gli strumenti necessari a controllare la tua azienda come un direttore d’orchestra coordina i suoi musicisti e perchè sono fondamentali per affrontare un progetto di ristrutturazione aziendale.
Uno dei problemi principali con i quali combatto tutti i giorni per realizzare i nostri progetti di ristrutturazione aziendale è la mancanza di pianificazione finanziaria dell’attività d’impresa.
La maggior parte degli imprenditori che ho conosciuto l’azienda la cavalca a pelo, senza controllare i numeri generati dalle decisioni prese. Mancano i previsionali sul fatturato, manca un reale controllo dei costi aziendali e manca la pianificazione finanziaria.
Qualche tempo fa, ad esempio, ho assistito ad una buffa telefonata.
Una delle persone responsabili dell’istruttoria dei nuovi casi acquisiti stava spiegando al telefono come compilare uno dei fogli di lavoro necessari a costruire il piano di riorganizzazione aziendale a partire dall’analisi delle esposizioni complessive dell’azienda.
Nel caso specifico si parlava di esposizioni verso i fornitori.
“Ci tengo a precisare che la nostra azienda non ha debiti verso i fornitori, non ci sono debiti verso le banche e non abbiamo nessun arretrato col fisco”.
In pratica secondo questa zelante responsabile amministrativa, quella per la quale lavorava non era un’impresa in difficoltà. Peccato che proprio la sera prima avevo avuto un appuntamento con i titolari della stessa azienda ed avevamo discusso della gestione di un fornitore che vantava un credito da 250 mila euro.
Capisci l’ironia? Nel reparto amministrativo dell’azienda, l’addetta non sa che c’erano debiti da negoziare per evitare l’arrivo di un decreto ingiuntivo o peggio ancora, di un atto di pignoramento dei conti correnti.
Il problema è che questa mancanza di informazioni ti porta a commettere degli errori nella scelta di come utilizzare i soldi che hai a disposizione, fino ad arrivare al punto che ti manca la liquidità per finanziare l’attività d’impresa.
Quasi tutti gli imprenditori con i quali sono entrato in contatto negli ultimi 10 anni ha solo un’idea vaga delle entrate e delle uscite della sua azienda, non controlla i dati in maniera precisa e non lo fa costantemente. La cosa più grave è che la mancanza di informazioni caratterizza anche, e soprattutto, la gestione della crisi finanziaria.
Con queste basi è impossibile impostare un processo di ristrutturazione aziendale.
Nel momento peggiore della vita della tua azienda, quello in cui è a rischio il futuro del progetto imprenditoriale al quale hai dedicato la maggior parte della tua vita, non puoi decidere se non hai tutte le informazioni per farlo.
Altrimenti rischi di sprecare i pochi soldi che ti restano per fare azioni assolutamente inutili.
Butti letteralmente i soldi al cesso.
“Ma tanto ci penseranno l’avvocato e il commercialista, no?”
Il problema è che anche i professionisti tradizionali, quelli ai quali ti rivolgi di solito, non prendono le decisioni sulla base di tutte le informazioni necessarie a farlo ma agiscono sulla base della loro esperienza. Ed è dalla presunzione di sapere che nascono i fallimenti delle aziende in crisi.
Potrei citare centinaia di esempi, ma quello che mi interessa che tu capisca adesso è che sono necessari degli strumenti di pianificazione finanziaria se vuoi portare a termine un progetto di ristrutturazione del debito aziendale.
“Okay, ho afferrato il concetto. Andiamo avanti. Cosa mi serve per risanare la mia azienda?”
Gli strumenti essenziali il progetto di ristrutturazione aziendale
Una volta che siamo d’accordo su questo aspetto, cerchiamo di addentrarci nell’utilizzo degli strumenti essenziali di una ristrutturazione aziendale, per cercare di capire quali sono le informazioni diagnostiche vitali per la pianificazione finanziaria e per la pianificazione industriale del tuo progetto di ristrutturazione aziendale.
Si tratta di strumenti utili sia nel caso in cui l’impresa sia in difficoltà sia per prevenire le crisi aziendali, quindi, prendi nota.
Il dispositivo principale del piano di risanamento aziendale: il budget previsionale
La pianificazione finanziaria di un’azienda si basa sulle previsioni delle entrate e delle uscite necessarie al suo funzionamento.
Non puoi fare impresa senza aver messo nero su bianco quanto spenderai per acquisire ogni singolo fattore produttivo e quanto incasserai dalla vendita dei tuoi prodotti e servizi. Non avere questi dati vuol dire guidare la tua impresa con una benda davanti agli occhi. Se non ti schianti, è solo per un gran colpo di fortuna.
Devi costruire un prospetto degli incassi e delle spese previste per tutto l’anno in modo da avere il controllo dell’attività aziendale.
“Eh ma io non lo so quello che incasserò il prossimo dicembre…”
Molte delle mie aziende clienti non hanno un sistema di acquisizione clienti misurabile, ma aspettano che siano i clienti a fare gli ordini. Il passaparola resta la principale fonte di acquisizione clienti. Se sei una PMI non puoi permetterti di lavorare in questo modo, ma facciamo anche finta che la cosa possa funzionare.
Se non sei in grado di misurare quanti clienti acquisirai facendo un certo tipo di investimento, puoi quantomeno basarti sulle informazioni storiche. Prendi i dati degli ultimi anni, fai una media e utilizza quello come valore previsionale.
“Ma se poi sbaglio?”
Molto probabilmente le previsioni saranno sbagliate, ma non è questo il punto. Il budget è uno strumento che serve ad definire il percorso, a capire quando spenderai di più e quando potrai tirare un sospiro di sollievo.
Non è necessario indovinare al centesimo, ma è fondamentale che tu abbia un’idea delle entrate e delle uscite previste dalla tua azienda.
Il previsionale dei flussi di cassa è lo strumento di controllo fondamentale
Questo è forse il dispositivo più importante di cui dotarti per mettere finalmente le briglie alla tua azienda selvaggia ed iniziare a domarla.
Ti è mai capitato di ritrovarti all’improvviso senza i soldi necessari a fare un acquisto importante?
Probabilmente si.
Quasi sicuramente questo è dipeso dal fatto che non avevi sotto controllo gli incassi e i pagamenti, ma soprattutto non avevi nulla che ti permettesse di capire che il giorno X avresti avuto il conto a zero perché sarebbero passati i pagamenti dei fornitori Zeta e Kappa mentre il giorno X+1 il tuo conto sarebbe stato in positivo.
Ecco, il previsionale dei flussi di cassa serve esattamente a questo.
A farti avere sempre sotto controllo la cassa della tua azienda per capire quanto hai a disposizione oggi, ma soprattutto quanto avrai a disposizione nei prossimi mesi.
“Ma cosa intendi per cassa?”
La cassa di un’azienda non sono altro che i soldi immediatamente disponibili per coprire le spese, quindi quanto hai a disposizione da spendere, giorno dopo giorno.
Come potrai immaginare, sapere quanto hai a disposizione è fondamentale per prendere le decisioni senza correre il rischio di far collassare la tua impresa su se stessa (ma questo lo vedremo meglio con il prossimo punto).
Viene da se che il previsionale dei flussi di cassa è un elemento essenziale per prendere qualsiasi decisione strategica necessaria al risanamento della tua azienda. Non puoi realizzare nessun piano di ristrutturazione aziendale senza avere il controllo dei soldi che entrano ed escono dalle tue casse.
Senza conoscere le dinamiche degli incassi e delle spese, infatti, non è possibile pensare ad una strategia di gestione dei problemi finanziari dell’azienda. A poco conta chiudere l’accordo per uno stralcio o un piano dilazionato di pagamento se non sai se sarai in grado di pagare quello che devi.
Ma un piano di cassa serve anche e soprattutto a trovare, all’interno della tua azienda, le risorse per poter sostenere il tuo piano di risanamento aziendale.
Dall’analisi dei flussi di cassa è possibile pianificare le uscite, programmare le trattative, pianificare le azioni necessarie ad evitare che i tuoi creditori possano arrivare ad aggredirti giocando sulla tempistica delle negoziazioni, in modo che la tua azienda possa ottenere una struttura finanziaria solida.
Ecco perché di solito l’avvocato non basta ad affrontare i problemi di crisi aziendale. Non fa i conti (ne e tenuto a farlo) con i numeri della tua azienda e con la sostenibilità economica delle scelte di gestione del problema che gli hai affidato.
L’analisi andamentale della Centrale Rischi per pianificare la ristrutturazione del debito
Il 99,7% dei miei clienti ha rapporti di credito con il sistema bancario ed è quindi, in qualche modo, esposta nei confronti delle banche.
Gli strumenti di finanziamento sono diversi, così come differente è la composizione della struttura finanziaria. Ci sono aziende che hanno solo chirografari a breve termine, altre che lavorano solo con gli anticipi fattura, altre ancora che sono completamente finanziate tramite i fidi di cassa.
Tutte hanno rapporti con le banche, ma nessuna delle mie aziende clienti ha mai monitorato l’andamento delle linee di credito a partire dai dati di base trasmessi dagli istituti di credito alla Centrale Rischi.
Eppure l’andamentale, insieme all’ultima rilevazione disponibile, rappresenta più dell’80% dell’algoritmo di calcolo del racing della tua azienda. Sarebbe importante monitorarlo, no?
Negli ultimi tempi alcuni imprenditori hanno capito l’importanza di controllare l’utilizzo delle linee di credito e qualche volta mi arrivano sulla scrivania dei prospetti excel nei quali, con le cellette colorate, tengono monitorato l’utilizzo di questa o di quell’altra linea di credito.
Solo che non basta. Nessuno di loro, infatti, monitora l’andamentale, cioè l’andamento delle linee nell’arco temporale ritenuto utile dalle banche.
“Monitorare l’andamento è sufficiente?”
I parametri da controllare sono molteplici. Oltre all’andamento delle linee, ad esempio, è importante monitorare la percentuale di scaduti sulle fatture anticipate, confrontare il dato sul totale degli anticipi fatture su un arco temporale di 12, 24 e 36 mesi… ma non solo.
La pianificazione finanziaria di un progetto di ristrutturazione aziendale non può prescindere dai dati della Centrale Rischi e dallo studio dell’andamentale.
Sulla base di queste informazioni e sulla base del comportamento storicamente tenuto da questo o da quell’istituto di credito, è possibile prevedere con ragionevole certezza l’evoluzione del rapporto con la tua banca.
“Scusa, ho capito bene? Hai detto che dalla Centrale Rischi si può capire quello che farà la banca?”
Esattamente. Le informazioni trasmesse in Centrale Rischi, l’andamento delle linee di credito, lo studio delle segnalazioni accompagnate alla conoscenza del comportamento tipico dei diversi istituti di credito sono sufficienti ad avere una previsione abbastanza attendibile di come la banca ti tratterà.
Ma la cosa bella è che, controllando questi dati ed intervenendo per migliorarli, è possibile influenzare l’atteggiamento delle banche nei confronti della tua azienda.
Calcola il ciclo monetario dell’azienda
Questo ti permetterà di non trovarti mai senza soldi sul conto corrente.
In quanto tempo rientrano i soldi investiti nella tua azienda? Di quanti soldi hai bisogno per “farla girare”?
Nessuno degli imprenditori che mi contattano è in grado di rispondere a questa domanda eppure, a conti fatti, questo è probabilmente l’elemento più importante per la gestione di un’azienda in crisi.
Soprattutto quando la crisi non riguarda il modello di business ma è di tipo finanziario.
Il ciclo monetario altro non è che la rappresentazione del tempo necessario affinché ogni euro speso per acquistare ciò che ti serve a produrre rientri nelle casse della tua azienda.
Viene determinato sulla dilazione di pagamento che concedi ai clienti, i tempi di pagamento che ti danno i tuoi fornitori e il tempo medio di giacenza dei prodotti finiti in magazzino. Ed è essenziale conoscerlo per poter realizzare un piano di ristrutturazione del debito aziendale.
Moltiplicando i dati temporali per il fatturato generato (o che prevedi di generare) ottieni – in euro – il capitale operativo necessario per far funzionare la tua azienda, cioè i soldi di cui hai bisogno per farla funzionare.
Ed è lavorando su questi fattori, negoziando gli accordi di fornitura, lavorando sulle condizioni di vendita e migliorando la gestione operativa è possibile ridurre al minimo il capitale necessario e quindi il tuo bisogno cronico di nuovi finanziamenti.
Come risanare l’impresa con il piano di ristrutturazione
Come risanare la tua impresa in difficoltà e realizzare un piano di ristrutturazione del debito aziendale senza commettere errori e senza smettere di fare l’imprenditore
Come forse ti sarà chiaro a questo punto, per realizzare un piano di ristrutturazione aziendale non serve l’avvocato, non basta il commercialista e di sicuro non hai bisogno di seguire i consigli del tuo direttore di banca.
O meglio, ti servono tutti loro, ma ti serve soprattutto qualcuno in grado di coordinarli, di farli lavorare nelle loro aree di competenza affinché tu possa dedicarti alla realizzazione del tuo piano industriale, allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi da vendere ed al coordinamento della tua rete di vendita.
Ma non puoi occupartene da solo.
“Si ma come si fa?”
Pensa a come sarebbe bello avere una persona che, al posto tuo, lavora per riportare in equilibrio finanziario la tua azienda quando ancora si può fare, aggiornandoti costantemente su quello che è stato fatto e quello che c’è da fare, mentre tratta per conto tuo con i fornitori, le banche, i dipendenti e chiunque ti distragga dal tuo obiettivo principale.
Lavorare per far crescere la tua azienda, migliorare i prodotti e far lievitare il fatturato…
Questo è il lavoro che facciamo noi per i nostri clienti.
Partiamo dalle situazioni di emergenza, disinneschiamo le bombe per evitare i pericoli, e poi lavoriamo per aiutare gli imprenditori ad utilizzare nella maniera più efficace la liquidità che hanno in azienda e ridurre il rischio aziendale e quello personale.
Questo è quello che potremmo fare anche per te.
Vuoi approfondire questo tema?
Nel mio libro Aziende che si finanziano da sole ho affrontato questo e altri temi in maniera più dettagliata, con esempi pratici presi dai progetti che abbiamo realizzato.
È un libro in cui si parla di finanza, di aziende, di azioni da fare per realizzare un’azienda in grado di crescere e di espandersi senza bisogno di risorse esterne e solo sulla base dei propri flussi di cassa.
Ma si parla anche di come applicare queste procedure alle aziende che attraversano dei momenti difficili, come quelle che tanti imprenditori stanno attraversando in questo periodo.
Lo puoi acquistare qui —> Compra Aziende che si finanziano da sole
Vuoi conoscere la procedura che applichiamo per i nostri assistiti?
Ho spiegato a livello operativo la procedura per realizzare l’analisi dei ricavi e dei margini di profitto anche all’interno del DI DOMENICO FINANCIAL CLUB, il primo club riservato agli imprenditori che vogliono controllare l’azienda attraverso i numeri.
Puoi iscriverti da qui —> Iscriviti al Club
Vuoi parlarne con qualcuno?
Il mio staff di consulenti è a tua disposizione per fornirti supporto e rispondere alle tue domande.
Puoi richiedere assistenza inserendo i tuoi dati nel modulo di contatto che trovi in fondo alla pagina.
E tu cosa aspetti?
Inserisci i tuoi dati nel modulo
Richiedi la consulenza gratuita
Non sarai obbligato a comprare niente e la consulenza ricevuta non ti sarà addebitata in nessun caso.
Dopo aver compilato i campi nel modulo di prenotazione, cliccando sul pulsante di Conferma avrai accesso all'agenda dei consulenti, dove potrai scegliere l'appuntamento in base alle tue esigenze.

Aziende che si Finanziano da Sole
Il manuale che permetterà alla tua azienda di arrivare a finanziarsi da sola senza sottostare ai capricci delle banche, danneggiare i fornitori, cercare soldi dagli investitori e senza evadere le tasse attraverso stratagemmi strani.
Diventa Libero dai Debiti Aziendali
Il manuale pratico per imprenditori dove troverai tutte le strategie e le procedure per mettere in sicurezza la tua impresa fin dai primi segnali di difficoltà finanziaria.

Unisciti al gruppo degli
Imprenditori Che Resistono
Il gruppo che raccoglie sotto lo stesso tetto tutti gli #imprenditoricheresistono nonostante tutto, nonostante lo Stato, la burocrazia, le tasse, le banche, i fornitori che non aiutano e i dipendenti che non collaborano…
Visto su...
Queste le testate che hanno scritto di noi











In cerca di idee e soluzioni per la gestione finanziaria della tua azienda?
Prenota adesso la tua consulenza gratuita con uno dei nostri consulenti
2 commenti. Nuovo commento
Caro Giuseppe Didomenico,
Leggo con piacere le tue mail che ormai invadono la mia casella di posta! Non riesco a leggere tutto naturalmente poiché sono troppe!
Tuttavia apprezzo la costanza e il tuo progetto . Appena mi alleggerisco da problemi di salute, mi dedico alla conversazione con i tuoi consulenti, nel frattempo seguo i tuoi consigli per evitare che la mia piccolissima attività peggiori le sue sorti.
Grazie a presto
Geom Elvira Roberta Apicella
Grazie a te Elvira! A presto.