

In quest’era digitale nella quale i nostri dati compaiono dappertutto, sempre più persone si preoccupano della loro privacy. Molti imprenditori sono ossessionati anche dalle informazioni contenute nella Centrale Rischi.
Però è vero. Le informazioni su di noi sono registrate davvero ovunque, in ogni archivio e in ogni formato. Video, audio, carta, file, dati…
Siamo noi stessi a diffondere le informazioni su di noi quando ci iscriviamo ai siti online, quando compiliamo il modulo di registrazione nei negozi per avere la tessera del supermercato…praticamente ogni giorno lasciamo informazioni in giro, davvero.
Ti preoccupi che la foto di tuoi figlio non sia su Facebook, perché è un bambino e ci tieni alla sua privacy? Fai bene, hai ragione.
MA sono sicuro che ci sono delle informazioni che invece NON ti preoccupi di controllare, che sono invece importantissime per la tua azienda.
Esiste infatti un enorme database, che si chiama Centrale dei Rischi, o più comunemente CIERRE, nel quale sono custodite tutte le informazioni che riguardano la tua azienda, te come imprenditore, cosa fai con il tuo denaro e soprattutto come lo gestisci.
Mi spiego meglio.
È come se ci fosse un enorme quaderno, in cui è segnata tutta la tua storia finanziaria: che prestiti hai chiesto, quali finanziamenti hai ottenuto, TUTTO.
MA NON SOLO. Si trovano anche (e soprattutto) le informazioni sull’andamento storico delle linee di credito.
Ogni banca, finanziaria o società di leasing alla quale hai chiesto in prestito dei soldi ha documentato mese per mese, anno per anno, fino all’estinzione, l’andamento della tua linea di credito.
Ritardi, mancati pagamenti, insolvenze, TUTTO si trova lì, in quell’enorme quaderno.
“Ma a cosa serve quindi?”
A cosa serve la Centrale Rischi e perché dovresti preoccupartene se hai un prestito, un fido o una qualsiasi altra forma di finanziamento bancario
Ogni volta che entri in banca o ti rivolgi ad un mediatore creditizio per farti prestare il denaro necessario ad iniziare un nuovo progetto, tamponare i conti in un momento difficile o qualsiasi altra cosa tu decidi di fare, ecco, in quel momento la persona alla quale ti sei rivolta apre il suo bel quaderno e ci spulcia dentro.
Come puoi ben immaginare la risposta che ti darà, mentre sei lì che aspetti fiducioso di rimetterti in pista, dipende da quei dati lì, dal tuo passato finanziario insomma. Da quello che hai fatto, fino a qualche giorno prima.
Non solo il SÍ o il NO, ma anche quanti soldi prestarti e a quale tasso di interesse.
Il tuo futuro quindi, la tua possibilità di far ripartire la tua azienda, dipendono per la maggior parte da quello strumento.
Non so se mi sono spiegato bene.
Lo so che a volte tendo a diventare troppo tecnico quando mi infervoro e inizio a parlare in finanziarese, ma vorrei che ti fosse ben chiaro un concetto.
Il 90% del punteggio in base al quale una banca o una finanziaria decide di prestarti dei soldi e di applicarti determinate condizioni anziché altre, dipende da questa banca dati gestita direttamente dalla Banca d’Italia.
Il 90%… non so se mi spiego.
“Si vabbè, mi stai dicendo che i numeri del bilancio non servono?”
Certo che valgono.
Bilanci, business plan, preventivi… valgono il 10% del rating, se sei il proprietario di una piccola e media impresa o un privato.
I 9/10 della probabilità di default calcolata dalla banca per la tua azienda dipendono dalle informazioni della Centrale Rischi. Se non mi credi e capisci l’inglese, vatti a leggere le regole imposte da Basilea per averne conferma.
“E quindi? Cosa posso farci?”
Ecco quello che un imprenditore deve conoscere sulla Centrale Rischi se non vuole rischiare la revoca delle linee di credito
Ora conosci qual è lo strumento dal quale dipende per il 90% il destino della tua azienda.
Tutti quei momenti in cui ti domandavi per quale assurdo motivo ti avessero revocato le linee di credito, tutti i giorni passati a fare avanti e indietro in banca per parlare con un direttore quanto mai sfuggente… Ecco tutto questo finisce oggi!
La prima cosa da fare è conoscere le informazioni.
Per farlo devi richiedere una visura Banca d’Italia storica, che ti permetta di conoscere tutti i dati presenti dall’inizio del rapporto con gli istituti di credito. O almeno di andare indietro nel tempo di 10 anni.
La Centrale Rischi Banca d Italia è infatti un archivio storico, nel senso che conserva e rende disponibili tutte le informazioni degli ultimi dieci anni che sono accessibili con una visura centrale rischi specifica che non puoi non avere nella tua cassetta degli attrezzi da imprenditore.
“Come? Cioè anche se ora so che esiste non vuol dire che cambi qualcosa per me, no?”
Facciamo un passo alla volta, partiamo innanzitutto con i problemi che la CIERRE può darti.
Nel caso in cui tu abbia delle difficoltà e non riesca ad attenerti alle condizioni del prestito che hai richiesto per un periodo di tempo limitato si parla di incaglio.
Questo è il momento in cui il direttore della tua banca ti contatterà per chiederti di rientrare o di regolarizzare il vostro rapporto, richiedendo in un’unica soluzione tutta la somma a lui dovuta.
Ti vengono dati di norma dai 6 ai 12 mesi.
Se in quei mesi non riesci a provvedere al ripristino della normale situazione, la banca molto probabilmente revocherà le tue linee di credito senza battere ciglio.
L’aspetto più problematico dell’incaglio è che viene segnalato alla centrale dei rischi e dunque NESSUNO ti concederà più prestiti, nessuno. La centrale dei rischi ha parlato: tu non sei affidabile.
Da qui le cose peggiorano e dall’incaglio si passa alla sofferenza bancaria, ossia un modo della banca per comunicare a tutto il sistema che ha fatto delle verifiche su di te e che considera improbabile che tu restituisca il tuo debito.
Ovviamente questo non vuol dire che rinuncerà ad ottenere la restituzione della somma, ma solo che la tua posizione esce dalla gestione ordinaria della banca per passare a quella del recupero crediti.
Il grosso problema della sofferenza bancaria è che non funziona a compartimenti stagni, non è che un conto ce l’ha e l’altro no. La sofferenza bancaria è come un virus pestilenziale: quando ce l’hai tu, ce l’ha qualsiasi cosa tu tocchi.
Ed è esattamente come una malattia, la banca da cui parte lo sta praticamente comunicando ad ogni altra, che può o meno agire nei tuoi confronti e lo farà in maniera diversa, ma che sicuramente è consapevole che non è un buon periodo per te.
Esattamente come un virus che può o meno avere effetti su un determinato organismo, ma in ogni caso è lì, anche se latente.
Se hai 4 aziende, TUTTE verranno considerate in difficoltà. Se hai un conto tuo e uno cointestato con la tua dolce metà, entrambi saranno marchiati a fuoco. Se hai messo la firma come garante al conto di tuo figlio, anche quello è considerato a rischio.
Quando dico tutto, in questi casi, intendo proprio tutto.
“Ho capito le tragiche conseguenze, ma mi stai dicendo che non c’è nulla che io possa fare?”
Come difendersi dai problemi derivanti dalla segnalazione in Centrale Rischi
C’è ovviamente, non è mia abitudine annunciare epidemie globali senza presentare una cura. Questo faccio da oltre 10 anni, mi occupo di far sì che un problema temporaneo, si trasformi in una catastrofe irreversibile.
Come?
Negozio le condizioni di qualsiasi posizione debitoria, sulla base di quello che ho visto con i miei occhi in più di 1600 casi.
“Ma se non riesco a pagare, non riesco a pagare no?”
NO.
Tu sei un imprenditore, non un esperto di finanza, non ti rendi nemmeno conto delle armi che hai a tua disposizione, di quali sono i tuoi punti di forza, e stai pur certo che una banca che rivuole indietro i suoi soldi non ti rivelerà quali sono.
Ci sono delle mosse però, degli accorgimenti che puoi mettere in campo con costanza che possono davvero cambiare la tua situazione e “farti bello” agli occhi delle banche”. Non ti sto parlando di manovre illegale o atti illeciti, se è quello che stai cercando, mi spiace averti fatto perdere tempo, ma è davvero il caso che tu chiuda questa pagina.
Io sto parlando con imprenditori onesti, che semplicemente non hanno le conoscenze finanziarie necessarie per giostrarsi in un mondo di squali intenzionati solo a prendersi tutto quello che possono da te.
Se è questo che sei, se ti svegli ogni mattina con l’ansia che ti arrivi quella telefonata, pronta a far crollare tutto, se pensi che domani potrebbe essere il giorno in cui la banca blocca il tuo futuro…
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