

Il bilancio aziendale da presentare in banca per avere i finanziamenti e ridurre il costo di quelli che hai già:
Ti sei mai domandato perché la banca non ti concede nuovi finanziamenti, se non quelli di consolidamento debiti aziendali, anche se i tuoi bilanci sono in utile?
Stamattina stavo leggendo un sondaggio appena realizzato su un campione di piccoli e micro imprenditori. Il tema era quello dei finanziamenti concessi dalle banche e del peso della stretta creditizia che sta soffocando la libera iniziativa imprenditoriale nel Bel Paese.
Si parlava della crisi economica, insomma.
Una tematica che interessa tutti da molti anni, della quale ormai si legge solo sulla stampa specializzata. I quotidiani nazionali e i telegiornali evitano di parlarne, per non rischiare che l’allarme si diffonda e i piccoli imprenditori inizino seriamente a protestare.
Già, nonostante non se ne parli al telegiornale, le piccole aziende continuano a fallire, i negozi chiudono le serrande e molti imprenditori restano schiacciati dai debiti.
Il peggio, non è ancora passato, ma anzi, secondo l’autore dell’articolo è alle porte, grazie anche alle nuove norme sulla determinazione del rating bancario e sulle procedure di definizione dell’insolvenza, ma anche grazie alla nuova normativa sulla crisi d’impresa.
Il sondaggio conteneva tante informazioni interessanti, ma quella che mi ha colpito più di tutte riguardava le credenze dei piccoli imprenditori sul modo in cui le banche decidono se finanziarli o meno.
Cosa credono gli imprenditori?
Credito dalle banche, cosa non è vero
La maggioranza dei soggetti intervistati non riesce a spiegarsi come mai, nonostante i bilanci in utile, non riesca ad ottenere nuove linee di credito dalle banche.
O meglio, se lo spiegano, ma pensano che la cosa non riguardi direttamente l’azienda. Credono che il problema venga da fuori e in parte hanno anche ragione, ma non arriva da dove pensano loro.
Questi i risultati del sondaggio.
Il 27% degli intervistati pensa che le banche prestino denaro solo se l’imprenditore ha già i soldi sul conto corrente. Quindi, in sostanza, prestano i soldi a chi li ha già.
Il 36% ritiene di non poter avere altri finanziamenti perché non ha più (o non ha mai avuto) garanzie da offrire agli istituti di credito. In pratica un terzo degli imprenditori intervistati crede che l’unico modo per ottenere finanziamenti dalle banche sia offrire delle garanzie esterne all’attività d’impresa (cioè beni personali).
Il 31% degli imprenditori intervistati pensa che la banca non gli conceda più altri finanziamenti perché è cambiato il direttore della filiale e quello nuovo non li conosce e non si fida di loro. Quindi, in pratica, pensano che le banche e chi ci lavora dentro prestino i soldi solo ai loro amici e parenti.
Il restante 6% non sa oppure non risponde.
Bilancio, stumento di valutazione delle aziende
In base a questi dati nessun soggetto intervistato ha la più pallida idea dell‘importanza del bilancio come strumento base della valutazione di un’azienda da parte degli istituti di credito (l’altro strumento è la Centrale Rischi della Banca d’Italia).
Come mai?
Non lo so, ma posso solo immaginare che nessuno glielo abbia mai spiegato.
Mentre ci penso, immagino la scena.
Un imprenditore con le mani nei capelli nella sala riunioni dello studio del suo commercialista che domanda come mai, nonostante l’utile di conto economico e le tasse che dovrà pagare, la banca gli abbia negato quella boccata di ossigeno di cui aveva assoluto bisogno.
Dall’altra parte del tavolo il commercialista che inizia a sparare sciocchezze come “…ormai prestano i soldi solo a chi non ne ha bisogno…”, “…facciamo mettere l’ipoteca sulla casa di tua madre…” oppure “…peccato che è cambiato il direttore, quello di prima era un amico…”
Una serie di luoghi comuni insomma.
La verità è che nemmeno loro hanno ben capito che il sistema bancario ha cambiato le sue regole interne ed è questo il motivo principale per il quale i vecchi meccanismi per ottenere i finanziamenti bancari non funzionano più.
Ci sono sofisticati sistemi di controllo e modelli matematici che permettono di sviscerare tutti i segreti nascosti nei numeri di un bilancio aziendale.
Gli strumenti delle banche per conoscere il tuo bilancio
Ecco come le banche fanno le pulci al bilancio aziendale per scoprire tutti i segreti della tua impresa prima di concedere finanziamenti
Partiamo da una considerazione banale, quando importante da ricordare.
La valutazione della tua azienda non si fa in filiale.
Quello che nessuno racconta è che le banche hanno creato degli uffici centralizzati che si occupano di controllare i bilanci e tutte le informazioni che gli vengono fornite e che ricavano dalle banche dati per assegnarti un punteggio sul rischio di credito.
Sono i funzionari di questi uffici che con il loro voto stabiliscono se puoi essere finanziato, quanto costeranno i tuoi finanziamenti e in che modo potranno prestarti denaro.
No, il direttore non ha nessun potere decisionale su questa parte del procedimento.
A dire il vero, molti di loro non sanno nemmeno (o fingono di non sapere) quali sono le basi sulle quali la banca fonda i suoi giudizi di merito creditizio.
Il loro lavoro è stato ridimensionato molto dopo la crisi bancaria del 2008 ed oggi il compito principale è quello di gestire la relazione con il cliente e raccogliere le informazioni ed i documenti necessari a presentare le richieste di finanziamento all’Ufficio Crediti della banca.
Una volta ricevuto il plico con le informazioni, l’Ufficio Crediti seziona, analizza e valuta i bilanci applicando tecniche di valutazione molto sofisticate.
I numeri vengono scomposti, rapportati tra di loro e confrontati con quelli precedenti per ottenere rendiconti finanziari, indici e indicatori utili ad assegnare un punteggio per ogni aspetto rilevante dell’attività aziendale.
Un analista dell’Ufficio Crediti studia i dati, analizza le informazioni e le incrocia con tutte le notizie che si possono raccogliere su di te, la tua azienda ed il tuo settore.
Quello che viene fuori da questa vivisezione è un documento simile a questo.
Per ogni aspetto viene elaborato un indice, che viene confrontato con quelli già presenti in banca dati. Se i valori sono all’interno di un intervallo ben preciso, allora il giudizio è positivo.
In caso contrario, scatta il semaforo rosso.
La banca fa le analisi del sangue alla tua azienda e attraverso questi sistemi riesce a capire se ci sono anomalie nei numeri che gli presenti, se sei un imprenditore affidabile e con quale probabilità potrai restituire i finanziamenti.
Niente giudizi di pancia, solo freddi e sterili numeri.
Di fronte a questo livello di tecnologia, i goffi tentativi di mascherare le perdite di bilancio giocando sul magazzino e sui crediti da incassare sono inutili se non dannosi.
Nulla passa inosservato.
Cosa guardano le banche nel bilancio dell’azienda
Devi saperlo se vuoi ottenere finanziamenti o non vuoi che ti revochino quelli che hai.
La maggior parte dei commercialisti questa cosa non la sa ed è per questo che continua ad applicare vecchie soluzioni quando preparano il bilancio per la banca.
Si hai letto bene.
Cosa non fare se vuoi ottenere credito
Nascondere i debiti tributari, sopravvalutare il magazzino, lasciare in bilancio crediti che non riuscirai più a riscuotere sono alcune delle mosse più letali che tu possa decidere di fare se vuoi creare un’azienda che le banche vogliano finanziare.
Ma non solo.
Questo genere di azioni sui numeri di bilancio rischia di avere un impatto devastante anche sulle linee di credito che hai già ottenuto e che stai utilizzando ai limiti del possibile.
Un utilizzo “a tappo” delle linee di credito è già da solo un segnale di allarme gravissimo per le tue linee di credito. Se a questo sommi un bilancio zoppo, pieno di voci “anomale” che alterano gli indicatori che la banca calcola, la lettera di revoca delle linee di credito è praticamente pronta per essere spedita.
Quindi cosa si potrebbe fare?
Le strategie da utilizzare per migliorare il tuo bilancio e rendere l’azienda più bella agli occhi delle banche sono diverse. Devi solo trovare quella più adatta alla tua situazione con l’aiuto di un professionista capace di farlo.
Si possono trovare soluzioni per accrescere il valore del patrimonio netto, per valorizzare le attività non tangibili (come le tue conoscenze) e per abbassare il rischio costituendo appositi fondi.
Se il tuo commercialista non te ne ha mai parlato, dovresti cambiarlo.
Seriamente.
Non potrai ottenere alcun aiuto da lui, né per far crescere la tua azienda né per risolvere i problemi di indebitamento che in questo momento non ti lasciano dormire. Non sa proprio da dove cominciare.
Al massimo, ti farà una bella dichiarazione dei redditi.
Per scegliere la soluzione migliore per la tua azienda bisogna partire da una simulazione di calcolo del rating, verificando i danni e scegliendo, tra le soluzioni possibili, quella più adatta a te.
Questo tipo di simulazione è una delle analisi che il mio Ufficio Studi elabora quando cerchiamo una strategia per liberare gli imprenditori dai debiti aziendali.
Come preparare il bilancio da presentare in banca
Pensa a come sarebbe bello avere una persona che, al posto tuo, lavora per riportare in equilibrio finanziario la tua azienda quando ancora si può fare, aggiornandoti costantemente su quello che è stato fatto e quello che c’è da fare, mentre tratta per conto tuo con i fornitori, le banche, i dipendenti e chiunque ti distragga dal tuo obiettivo principale.
Lavorare per far crescere la tua azienda, migliorare i prodotti e far lievitare il fatturato…
Questo è il lavoro che facciamo noi per i nostri clienti.
Partiamo dalle situazioni di emergenza, disinneschiamo le bombe per evitare i pericoli, e poi lavoriamo per aiutare gli imprenditori ad utilizzare nella maniera più efficace la liquidità che hanno in azienda e ridurre il rischio aziendale e quello personale.
Questo è quello che potremmo fare anche per te.
La gestione professionale dei debiti aziendali fatta con il Metodo Di Domenico Debiti™ ti permette di delegare gli impegni che assorbono la maggior parte della tua giornata ad un team di consulenti specializzati nel trattare le problematiche di liquidità delle aziende come la tua.
Una volta affidato l’incarico vengono valutate le condizioni di partenza e si individuano le aree dalle quali poter ricavare la liquidità che ti serve per ripartire.
Il mio Metodo si basa sull’autofinanziamento, cioè sulla capacità dell’azienda di generare gli incassi necessari per finanziare il proprio sviluppo.
Ma per farlo, bisogna gestire le uscite, negoziare i debiti e chiudere gli accordi che servono ad eliminare gli ostacoli che vedi oggi sul tuo cammino: i debiti che devi pagare.
Ed è questo che fanno i professionisti specializzati che lavorano con me.
Parlano con i clienti per decidere come muovere ogni centesimo, negoziano con i fornitori le condizioni per non far interrompere i rapporti commerciali, chiudono accordi transattivi con le banche, per evitare che aggrediscano i beni dell’azienda e quelli dell’imprenditore.
Tutto il giorno, tutti i giorni.
Con più di 1700 casi gestiti e circa 300 imprenditori in crisi seguiti quotidianamente (in media), siamo lo staff tecnico che i nostri clienti utilizzano per liberare la loro azienda dai debiti.
Quello di cui avrebbe bisogno anche la tua azienda, adesso, prima che sia troppo tardi.
Pensi sia troppo tardi? Oppure troppo presto?
Lascia che sia un esperto a valutarlo.
Perché il Metodo Di Domenico Debiti™ funzioni anche per te, bisogna capire appunto, se siamo nelle condizioni per intervenire a risolvere i tuoi problemi di indebitamento.
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