Ho appena risposto ad un commento sulla nostra pagina Facebook.
Un piccolo imprenditore ha commentato il contenuto di un articolo sulle conseguenze di un utilizzo sbagliato del fido di cassa.
I chiarimenti che ho messo giù per iscritto hanno portato alla luce alcuni ragionamenti che solitamente restano “confinati” nelle stanze della consulenza riservata che offriamo ai potenziali clienti.
Dato il valore di queste informazioni, ho deciso di condividerle in un breve articolo.
Non troverai opinioni personali sull’argomento, nessun “secondo me”, perché ogni imprenditore vive esperienze diverse, ha problemi differenti e decide secondo le proprie esigenze.
Leggendo l’articolo fino in fondo ti saranno molto più chiari tanti aspetti operativi delle linee di credito temporanee che la maggior parte della gente ignora.
Nessuno li ha mai spiegati.
Molti dubbi sull’utilizzo dei tuoi fidi di cassa verranno sviscerati tra poche righe.
Per gli altri, fai come Giuseppe.
Scrivimi.
Il titolo dell’articolo oggetto di approfondimento è abbastanza esplicito.
Si chiama Ecco Perché se Utilizzi Male un Fido di Cassa Metti a Rischio Tutto Quello che hai Costruito
Si capisce di cosa parla, no?
Ho cercato di spiegare quali sono i modi sbagliati di utilizzare il fido e quali sono i rischi che ogni imprenditore corre nell’utilizzare male una linea di credito di questo tipo.
Errori commessi quasi sempre in buona fede, ma che possono in poco tempo mettere in ginocchio i conti di ogni tipo di azienda.
Già dal titolo dell’articolo, la parola “MALE”, dovrebbe far capire ai più che non si parla negativamente del fido di cassa, come è di moda in questo periodo.
Il fido è uno strumento di finanziamento come un altro, con i suoi pro ed i suoi contro.
I problemi con i fidi di cassa non nascono quasi mai dalle condizioni contrattuali iniziali. Possono costare di più o di meno, ma non è per questo che inizi una vertenza.
Tutto nasce dal fatto che i fidi di cassa vengono utilizzati nel modo sbagliato. Perché nessuno spiega come fare.
Men che meno le banche che lo vendono.
Da qui partono tutte le questioni relative all’addebito di interessi molto alti, all’applicazione di costi e commissioni, alla riduzione della linea di credito e alla revoca con l’apposizione a sofferenza.
Il fido di cassa è una linea di credito con una funzione specifica.
Coprire esigenze di cassa temporanee.
Ad esempio?
Devo pagare gli stipendi oggi, ma ho l’incasso domani.
Oppure
Un cliente mi ha mandato insoluta una fattura, ho il fido che mi copre lo scoperto temporaneo.
Entro questi limiti di utilizzo, il fido è uno strumento utile.
Se lo usi per altro lo stai usando male.
Da qui il titolo dell’articolo.
Le indicazioni contenute nel documento, vanno in questa direzione.
É chiaro che la banca revoca il fido quando verifica che ci sono delle anomalie.
É la scoperta dell’acqua calda.
Se così non fosse, come azienda che di mestiere eroga credito avrebbe un modello di business da kamikaze.
Sarebbe tipo una cosa del genere: spendo soldi per acquisire il cliente, gli vendo un servizio (il fido) e poi faccio di tutto per distruggerlo, perché non voglio più che mi paghi per il servizio che gli ho venduto.
Tu cercheresti di distruggere un cliente che sei appena riuscito a strappare ad un concorrente?
Immagino di no.
È normale.
Lo è anche per la banca. Che prima di tutto è un’azienda.
Tecnicamente la revoca dei fidi avviene quando succedono una o più cose di questo tipo.
Il saldo negativo del conto è più o meno costante, ci sono frequenti addebiti che portano il conto fuori fido oppure nella revisione periodica emergono delle condizioni che riducono l’affidabilità del cliente.
Succede spesso la banca, seguendo tutte le procedure correttamente, revochi il fido nel momento peggiore per le casse aziendali.
Pur seguendo tutte le procedure correttamente.
I problemi delle piccole imprese nascono da questo, ed è per questo si trovano ad iniziare una guerra sanguinaria verso le banche.
L’effetto sorpresa rovina tutto.
É quell’incidente che il piccolo imprenditore, l’artigiano e il commerciante non si aspettano mentre lavorano cercando di risolvere i problemi di tutti i giorni.
La goccia che fa traboccare il vaso e che scatena la sete di vendetta.
Perché la banca con l’azienda non dialoga.
Ma allo stesso modo l’azienda non parla con la banca, sia chiaro. Nasconde le informazioni, perché non sa cosa può essere utile e cosa dannoso.
L’errore è di entrambi ma la banca ha la colpa di non instaurare il dialogo. avendo un compito sociale oltre ad essere una società con fini di lucro.
La filiale eroga i servizi che gli portano più profitti, senza considerare se quelle linee di credito sono adeguate alle esigenze della tua attività e la banca ti punisce, all’improvviso, per errori che nemmeno sai di aver commesso.
Non ti vengono inviati segnali che avvisano delle problematiche tecniche su una determinata modalità di utilizzo del fido.
Tu non sei un esperto di finanza.
Certe cose non sei tenuto a saperle.
Nella maggior parte dei casi, l’unico avvertimento che ricevi è un out-out quando le uova sono rotte e la frittata è fatta.
Ti arriva una richiesta formale di rientro del fido in tempi brevi e qualche volta brevissimi.
Di solito dopo una sgradevole telefonata del direttore o un incontro che ti lascia con l’amaro in bocca e la voglia di vendetta nelle viscere.
Questo approccio manda la maggior parte degli imprenditori prima nel panico, poi in bestia.
Inizi a maledire il direttore, fai i conti su quanti interessi gli hai lasciato sul piatto negli anni in cui le cose andavano bene e pensi pure ai favori che hai fatto al direttore di filiale quando ti ha aperto la linea di credito, per dimostrargli la tua gratitudine.
Ma la colpa non è tua.
Pochi professionisti sanno interpretare una Centrale Rischi, pochissimi commercialisti e meno imprenditori riescono a capire l’importanza di un monitoraggio continuo dei dati sui quali le banche prendono tutte le loro decisioni.
Gli imprenditori come te fanno il loro mestiere e non hanno il supporto necessario per gestire le questioni bancarie, né dalla banca né dai professionisti che frequentano di più.
Per questo ci rimettono soldi e aziende.
Devi sapere che che si possono negoziare le condizioni di qualsiasi posizione debitoria in maniera professionale, utilizzando tutte le armi disponibili per ottenere l’equilibrio economico necessario alla tua attività.
Una volta messo a posto l’aspetto produttivo e messo al sicuro quello patrimoniale, devi dedicarti alla sistemazione dell’aspetto finanziario della tua azienda.
Impostare le trattative per ridurre il peso degli oneri finanziari, rimodulare i piani di ammortamento dei finanziamenti, trasformare le linee di credito più costose in formule a basso impatto sul conto economico e concludere accordi bancari sostenibili, sono risultati raggiungibili tramite sistemi di negoziazione professionale.
Devi solo deciderti a prendere il toro per le corna e agire nel modo giusto, senza trascurare i debiti e i problemi che trascinano dentro la tua vita.
Una trattativa gestita in modo professionale, facendo leva su tutti i punti di forza di cui puoi disporre, ti permetterà di evitare conseguenze che possono arrivare al tracollo economico tuo e della tua attività.
Sono soluzioni che devono essere tagliate su misura per il tuo caso specifico, studiate ed adattate da uno Specialista del Debito.
Ho messo a punto un Sistema di Gestione dei Debiti™ che ti permette di estinguere i tuoi debiti e mettere a posto la tua situazione finanziaria, senza chiedere altri prestiti, anche se hai un immobile ipotecato.
Il Sistema di Gestione dei Debiti™ è l’unica procedura di ristrutturazione dei debiti che ti permette di sistemare in maniera definitiva i tuoi problemi economici, riassaporando il gusto della tranquillità economica e mentale che avevi prima della crisi.
Un metodo di lavoro già applicato a 1.600 casi reali che minimizza il rischio di commettere errori e ti evita di bruciare i pochi soldi che hai in soluzioni inutili o addirittura dannose, che anziché migliorare la tua condizione economica la peggiorano senza rimedio.
Non aspettare che la situazione diventi irrisolvibile per contattare uno Specialista, sperando nei miracoli.
Ad maiora Giuseppe.
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