

Ci sono armi davvero potenti da usare per creare una struttura finanziaria solida per la tua azienda. Strategie, idee, tecniche e strumenti in grado di permetterti di rendere solide le basi economiche della tua impresa. Il fido bancario non è tra questi.
Il problema è che molto spesso non te ne rendi conto o non sei perfettamente consapevole di quello che hai tra le mani fino a quando il fido di cassa non ti esplode tra le mani.
Ma permettimi di chiarire un concetto importante prima di continuare. Il fido bancario è strumento di finanziamento e per sua natura non è né giusto, né sbagliato. Nessuno strumento finanziario lo è. Gli affidamenti bancari sono solo mezzi tecnici.
Nella pratica, quelli che sembrano i vantaggi di una determinata linea di credito possono portare al dissesto finanziario la tua impresa se usati nella maniera sbagliata.
È come se ti trovassi una bomba da usare contro i nemici in un mano, senza istruzioni per l’uso, e alla fine, a furia di agitarla ti esplodesse tra le mani.
Questo è quello che succede alla maggior parte degli imprenditori che utilizzano i fidi di cassa.
Eh già, perché se lo stai spremendo al massimo, se lo stai utilizzando senza alcun tipo di esitazione, senza aver preso precauzioni, fino all’ultimo centesimo… stai correndo un rischio molto grave.
Ma non allarmarti, questa era la cattiva notizia. Ce ne sono due buone che sto per condividere con te.
Innanzitutto, l’utilizzo del fido bancario è un sintomo che ti permette di capire lo stato di salute della tua azienda. Quindi ti basterà guardare questo indicatore per capire se stai guadagnando o stai perdendo.
In secondo luogo, quando avrai finito di leggere questo articolo potrai rimediare agli errori commessi in passato e iniziare a sfruttarne tutte le potenzialità, facendo crescere la tua azienda, grazie alle informazioni che sto per condividere con te.
Ma facciamo un passo indietro.
Come analizzare un fido bancario per misurare lo stato di salute della tua azienda
Saper analizzar l’utilizzo dei tuoi fidi bancari, degli anticipi fatture e dei castelletti RIBA, può darti la possibilità di verificare che la tua azienda stia andando dove vorresti.
Le linee di credito sono strumenti fondamentali e utilissimi se usati nel giusto modo, ma prendere l’abitudine di abusarne è un sintomo molto profondo della condizione della tua impresa.
La tensione finanziaria delle linee di credito revocabili è un segnale di allarme che non puoi ignorare, se vuole continuare ad avere un’azienda.
Se sei costretto a lavorare basandoti sull’apertura di credito, se la tua azienda non potrebbe sopravvivere altrimenti, se l’anticipo fatture non è più uno strumento utile, ma una droga senza la quale non sopravvivi, questo è un chiaro segnale dello stato di salute dea tua azienda.
“Eh ma che ne sai tu, che ho dovuto ricomprare tutto perché i ladri mi hanno svuotato il magazzino”
Non importa quale sia la ragione per la quale in questo momento i tuoi affidamenti sono a tappo… e non conta nemmeno che non consideri un vero e proprio debito quello per gli anticipi, perché tanto i clienti poi ti pagano.
Le ragioni che ti spingono ad un utilizzo spinto delle linee di credito a revoca quali i fidi o gli anticipi fatture sono molteplici.
Quali che siano però è fondamentale che tu realizzi quanto è rischioso continuare ad agire in questa maniera.
Un utilizzo del genere delle linee di credito ha una conseguenza molto più disastrosa di quello che pensi.
Le conseguenze catastrofiche di un utilizzo sbagliato del fido di cassa
Prima di spiegarti cosa rischi per davvero, è necessario che tu sappia una cosa: le banche ti controllano.
No, non voglio metterti ansia e non sono nemmeno un complottista, la questione è molto più semplice.
Ogni azione che compi, ogni euro che spendi, come lo spendi, quando lo spendi, viene registrato in un enorme database. Che tu abbia un ritardo in un pagamento, che tu ti trovi in difficoltà, che tu abbia aperto 4 diversi finanziamenti o semplicemente che tu li abbia richiesti, la banca lo saprà.
Sarà registrato in un database al quale ricorrono banche e finanziarie nel momento in cui devono decidere se sei meritevole di un prestito o meno.
Quindi se l’analista bancario di turno, il famigerato “deliberante”, vede che stai utilizzando completamente i tuoi fidi, nella relazione per l’assegnazione del rating scriverà che nella tua azienda le forniture vengono pagate prima di incassare dai clienti, che non sei in grado di generare margini di guadagno sufficienti a coprire le spese correnti e che l’azienda non è dotata di una struttura finanziaria adeguata.
In pratica diranno che non sei affidabile e che non puoi restituire quello che chiedi in prestito.
Tutti quei numeri, quelle cifre, quei dati statistici si trasformano per loro in una sola e inequivocabile dicitura: inaffidabile.
Quindi se stai chiedendo una nuova linea di credito, un nuovo fido bancario, la banca rifiuterà la tua richiesta. Se invece sei già un loro cliente ti abbasseranno il rating.
“Cosa succede quando il rating si abbassa?”
Quando il rating si abbassa è come se qualcuno stesse urlando: ATTENZIONE, ATTENZIONE, CLIENTE INAFFIDABILE, RIMEDIARE.
La banca decide perciò di mettersi in salvo, di proteggersi insomma dal rischio, sempre più impellente, che tu non restituisca tutta la somma che ti è stata data.
In che modo?
Nella forma più delicata, all’inizio, quando la situazione non è ancora così grave, ti chiederà più garanzie. Se però la tua situazione dovesse essere più rischiosa, potrebbe decidere di vincolarti con un consorzio fidi. O ancora spingerti ad acquistare la garanzia del Mediocredito Centrale.
Queste sono le ipotesi migliori, quelle più tranquille, diciamo quelle migliori per te.
Ma ce n’è una che si verifica quando è già tardi per tutto questo.
Ed è l’ipotesi nella quale il direttore di banca ti costringe a rientrare, prima con le buone e poi con le cattive.
Ognuna di quelle scelte verso le quali ti rivolge il direttore è un pericolo per te, non fanno altro che peggiorare la tua condizione, scavando intorno a te la fossa dove ti seppelliranno vivo.
Il loro ragionamento è semplice: usi COSTANTEMENTE uno strumento come il fido di cassa, che dovrebbe essere solo temporaneo?
Questo significa che non riesci a fare fronte alle normali esigenze di cassa e di investimento.
La tua azienda si ritrova, per un motivo o per un altro, nella condizione di dover utilizzare ogni centesimo prestato dalle banche ed è per questo che non sei più considerato affidabile.
Poco importa che hai pagato puntualmente gli interessi al primo di marzo.
Il paradosso finanziario dell’utilizzo sbagliato del fido bancario che rischia di dissanguare le casse della tua azienda
Ma lasciamo per un attimo perdere tutto questo, ignoriamo il rating, ignoriamo le scelte che la banca decide di compiere, ignoriamo pure il fatto che non è così che dovresti gestire i tuoi fidi.
Sai qual è l’altro enorme problema dei fidi al quale tu non pensi?
Il problema è che lavori con i tuoi soldi, ma devi pagare un mare di interessi alla banca e per questo continui ad allargare l’enorme buco nel tuo bilancio.
Se ti fermi un attimo, ti rendi conto che sono anni che stai pagando gli interessi per utilizzare i TUOI stessi soldi.
Già perchè ogni incasso che arriva sul conto affidato, non fa altro che ridurre lo scoperto di conto, in modo che tu possa utilizzare quel piccolo saldo per fare il prossimo pagamento.
La tua struttura finanziaria è così in tensione che un mancato incasso rischia di farti crollare.
Basta che un solo cliente importante non paghi per far crollare tutto ciò che hai costruito.
Non voglio ingannarti, non lo farei mai.
Non è detto che un insoluto basti a farti chiudere l’azienda. Non succede in un attimo. Conosco imprenditori che vanno avanti così per anni, ma tutti loro hanno una cosa in comune.
Ma prima o poi tutti devono fare i conti con i debiti accumulati che non si riescono a pagare, quel rating sceso drammaticamente e quei pagamenti che faticano ad arrivare.
Alcuni imprenditori si trovano talmente spalle al muro che sono costretti addirittura ad anticipare gli ordini non ancora confermati, sperando di poter poi sostituire il documento quando il cliente acquista definitivamente il bene.
Se sta capitando anche a te, è molto probabile che tu non riesca a tenere sotto controllo l’andamento dei fidi e che tu stia utilizzando i soldi che ci sono, dovunque si possano trovare, per coprire le spese facendo i debiti.
Non è una situazione sostenibile.
Eh lo so che pensi che arriverà qualcosa a salvarti, un grosso ordine, un pagamento arretrato che ti faccia respirare e ti riporti a galla.
Ma vuoi davvero basare il futuro della tua azienda su questa fragile speranza?
Se l’unico modo per effettuare pagamenti è utilizzare il fido di cassa fino al limite possibile o anticipare delle fatture per ottenere la liquidità necessaria, l’azienda è in uno stadio di crisi di liquidità piuttosto avanzato.
È davvero importante che tu capisca che non è un problema temporaneo.
Non è una momentanea situazione di crisi.
Questo utilizzo dei fidi è un problema che devi risolvere.
Come uscire da questa trappola ed evitare che il fido di cassa bomba ti esploda in mano
Le alternative di gestione dipendono dal grado di deterioramento delle linee di credito, cioè dal periodo di tempo che è passato da quando questa situazione è diventata “normale” e il momento in cui ti trovi a leggere questo articolo.
E dagli atti legali arrivati nel frattempo, naturalmente.
Ogni caso ovviamente è differente, ogni situazione ha le sue particolarità, ma diciamo che si può dividere il tutto in 2 grandi casistiche.
- Sono trascorsi meno di sei mesi e non ti sono arrivate lettere dalla banca o dai suoi avvocati.
- È già troppo tardi.
Nel primo caso si possono rinegoziare le linee di credito con gli intermediari, in modo da ottenere una struttura finanziaria più solida.
Naturalmente, per farlo devi avere o creare una struttura patrimoniale tale che l’azienda possa ottenere linee di credito a lungo termine.
Questo è ovviamente il caso migliore per intervenire, come dico sempre infatti, il tempismo è essenziale. Dunque se inizi a sentir scricchiolare qualcosa. Se leggendo questo articolo ti sei ritrovato in quello che dicevo, allora agisci ORA, prima che sia troppo tardi.
Nel secondo caso invece, tutto è un po’ più complicato, ma non irrisolvibile!
Se la tensione finanziaria è già troppo alta, la banca ha iniziato a scriverti o un avvocato ti ha intimato qualche pagamento, la cosa migliore che tu possa fare è liberare l’azienda dal vincolo degli affidamenti utilizzati.
Sembra assurdo, è vero, ma le linee di credito, presto o tardi, ti verranno revocate e se per allora non hai un Piano B, sarai tecnicamente a un passo dal baratro.
Reimposta correttamente il ciclo di cassa, negozia con i clienti condizioni di pagamento sostenibili e tratta per stabilire con i tuoi creditori nuove modalità di rientro dei debiti.
Come puoi mettere in atto una strategia del genere con la certezza di non commettere errori?
Devi scegliere, puoi provarci, fare tentativi e vedere come va, non tutti hanno abbastanza tempo e il rischio è di certo alto.
Il tempismo è fondamentale in questo campo, intervenire nel momento giusto altrettanto, per il semplice fatto che trattare con le banche e le finanziarie, quando hai ancora dei soldi in mano è un conto; farlo quando sei disperato e disposto ad accettare qualsiasi cosa un altro.
Non basta seguire qualche consiglio improvvisato, per sistemare una situazione difficile, serve un piano, una strategia, pensata da chi fa questo di mestiere.
È per questo che ho messo insieme un team di esperti, capaci di fornirti il supporto e l’assistenza che ti servono per superare questo momento.
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