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La fine di quest’anno è stata caratterizzata dall’esplosione di tantissime nuove crisi aziendali che stanno decimando le imprese di tutto il Paese e mettono a rischio quasi 200 mila posti di lavoro.
Decine di aziende stanno facendo i conti con anni di vacche magre, con le previsioni di un futuro grigio e con un sistema bancario che continua a ritirare progressivamente il loro appoggio alle imprese.
Ormai le banche sono troppo impegnate ad evitare il fallimento per aiutare seriamente le aziende che producono.
I conti di fine anno hanno fatto emergere situazioni allarmanti in quasi tutti i settori dell’economia reale, al di là dei discorsi della fantapolitica e dei giornalisti compiacenti.
L’anno scorso erano stati 150 “tavoli di crisi” aperti al ministero dello Sviluppo Economico. Quest’anno siamo arrivati a 162.
Una vera e propria inarrestabile emergenza!
Le pagine dei giornali locali sono piene dei resoconti sugli scioperi dei dipendenti delle aziende in difficoltà che sperano, muovendo l’indignazione pubblica, di salvare il loro posto di lavoro.
“Si vabbè, ma a me che sono un piccolo imprenditore cosa cambia?”
Ci arrivo subito.
Anticipo fatture non pagate: la crisi riguarda tutti
Stamattina leggevo l’ennesimo bollettino di guerra sulla crisi di un grande marchio di abbigliamento e ho pensato alle mie imprese clienti che lavorano nel tessile e producono per i grandi marchi della moda.
Negli articoli che leggo quotidianamente non si fa nessun riferimento alle piccole aziende terziste che dalle grandi imprese devono ricevere soldi per i lavori già fatti e nuovi ordinativi.
Come le crisi delle grandi aziende (e degli enti pubblici) rischia di far saltare i conti della tua PMI
Nemmeno una parola di solidarietà viene spesa per quei piccoli imprenditori e quegli artigiani che hanno anticipato le fatture e stanno rinviando più avanti possibile l’inevitabile insoluto dovuto al cliente che non paga puntuale.
Gli articoli di cronaca locale sono pieni di parole di conforto per i lavoratori, di resoconti sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali e di interviste ai rappresentanti sindacali che accusano “la dirigenza aziendale” di non fare abbastanza per salvare i posti di lavoro.
Nessuno che pensi a come aiutare i fornitori delle grandi aziende in crisi, per non parlare di quelli che aspettano i soldi dallo Stato.
Non ci sono tavoli governativi pronti ad affrontare seriamente il problema dell’indotto, il dramma di quelle realtà imprenditoriali di piccole dimensioni che loro malgrado si trovano tra i clienti le aziende in crisi che finiscono sui giornali e che prima di non pagare i dipendenti scelgono di non pagare le forniture.
D’altronde i dipendenti sono tutelati, i piccoli imprenditori no.
Quanti clienti non ti stanno pagando puntualmente?
Quante fatture non riuscirai ad incassare perché i tuoi clienti hanno chiuso i battenti o stanno per farlo?
Anticipazione bancaria sulle fatture
Ecco gli effetti devastanti di un insoluto sulle fatture anticipate e come influenzano i tuoi rapporti con la banca.
Il mancato pagamento da parte dei clienti è una cose che può mettere la tua azienda in ginocchio.
I piccoli imprenditori come te sono costretti ad assorbire il costo delle crisi aziendali pagando un prezzo molto alto, che si misura in soldi che non vengono incassati ma soprattutto in denaro speso tra interessi e commissioni bancarie.
Si perché non incassare una fattura è un dramma, ma ancora più drammatico è affrontare il mancato incasso quando la fattura l’hai scontata in banca.
E se non ti muovi a fare qualcosa, potresti presto ritrovarti nella buca delle lettere una di quelle comunicazioni minacciose in cui la banca ti dichiara la sua volontà di concludere il rapporto.
“Perché? Mica è colpa mia se il cliente non paga”.
È vero, non è colpa tua se i clienti non ti pagano puntualmente e per questo motivo maturi insoluti nel tuo conto anticipi.
Ma la banca non la pensa allo stesso modo e non è disposta ad aspettare più di tanto.
Anzi, ogni volta che tenti di spiegargli i tuoi problemi il direttore sembra quasi volerti accusare di qualcosa minacciandoti di notificare robe, mandare lettere, ecc…
La segnalazione alla Centrale dei Rischi
In cosa consiste il meccanismo perverso delle segnalazioni in Centrale Rischi in caso di insoluti sulle fatture anticipate.
Quando la banca ti concede di “rinnovare” una fattura anticipata andata insoluta, non fa altro che concederti il tempo normalmente previsto per segnalare la posizione a sofferenza e procedere alla revoca.
Sono le regole di segnalazione che lo permettono. Non è un trattamento speciale riservato a te dall’amico direttore.
Non ti sta facendo un favore e non fa nessuno strappo alla regola per aiutarti.
Quando sarà il momento di mandare la posizione in sofferenza perché ci sono i presupposti per farlo, lo farà. La banca non aspetterà che tu trovi un modo per recuperare quelle somme dal tuo cliente.
Per questo motivo se hai anticipato fatture che non sono state pagate e sai di non riuscire a recuperare i soldi o comunque di non poterlo fare a breve, allora è il caso di muoverti per evitare la revoca degli affidamenti e permettere alla tua azienda di sopravvivere.
Si hai capito bene.
Dalla fattura insoluta alla revoca dell’anticipo fatture il passo è molto più breve di quanto credi.
La maggior parte delle aziende utilizza l’anticipo fatture per pagare dipendenti, materie prime, elettricità… tutto quello che serve per produrre, in sostanza. Se viene meno questo canale, anche un’azienda sana va in crisi di liquidità e, paradossalmente, rischia di chiudere nonostante abbia clienti disposti a comprare.
Quindi oltre a cercare il modo di recuperare i soldi dai tuoi clienti devi riuscire a gestire il debito che hai con la banca.
Mi dispiace dirtelo, ma non basteranno le rassicurazioni del direttore a farti stare tranquillo. Quando sarà il momento sarà lui a staccare la spina.
“Non capisco come sia possibile…”
La segnalazione in Centrale Rischi per fatture anticipate e insolute
Per spiegarti il motivo devo entrare un po’ negli aspetti più tecnici.
Devi sapere che secondo le regole attuali l’insoluto del cliente influenza il tuo merito creditizio (e non il suo) fino al punto da portare la banca a revocarti le linee di credito chiedendoti il rientro graduale delle esposizioni seguendo regole ben precise.
È chiaro che non basta un piccolo insoluto a provocare la revoca. Ma una serie di insoluti nel tempo o insoluti di importo consistente potrebbero essere sufficienti a provocare una riduzione del tuo rating bancario.
Fino alla revoca… Man mano che vai avanti, non potrai più anticipare le fatture. Anche se la colpa non è tua.
Ecco perché dovresti iniziare oggi, non appena registri l’insoluto, a prendere delle iniziative per evitare che la tua azienda vada in crisi nonostante abbia clienti disposti a comprare i tuoi servizi.
Anche prima di alzare il telefono per bestemmiare contro il tuo cliente.
Esistono diverse soluzioni da applicare ma per lavorarci bisogna valutare l’equilibrio finanziario della tua azienda nel complesso. In modo che qualsiasi azione tu faccia, questa non abbia effetti negativi su tutto il resto.
Le soluzioni per eliminare il problema delle fatture insolute e creare una struttura finanziaria solida esistono ma richiedono studio, applicazione e monitoraggio continuo.
Ne ho parlato diffusamente nel mio libro, AZIENDE CHE SI FINANZIANO DA SOLE.
Un manuale di più di cinquecento pagine nel quale ho svelato le 4 leve sconosciute al 99% degli imprenditori per finanziare l’azienda anche quando le banche non ti danno credito e come utilizzarle anche quando l’azienda è in crisi di liquidità.
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Ora hai due strade davanti a te
Puoi ignorare tutto quello che hai letto in questo articolo e tornare ad affrontare i problemi della tua azienda come hai fatto fino ad ora.
Oppure puoi fermarti a riflettere su quello che hai appena letto e sulla mossa giusta da fare adesso.
Devi iniziare ad elaborare la strategia più adatta ad evitare una crisi di liquidità aziendale a causa della crisi di altri.
Evita che il problema dei tuoi clienti diventi un tuo problema.
Ogni giorno porto avanti con il mio staff i piani di ristrutturazione finanziaria di centinaia di clienti che si trovavano in una situazione di difficoltà come quella che stai attraversando tu.
Pensa a come sarebbe bello avere una persona che, al posto tuo, lavora per riportare in equilibrio finanziario la tua azienda quando ancora si può fare, aggiornandoti costantemente su quello che è stato fatto e quello che c’è da fare, mentre tratta per conto tuo con i fornitori, le banche, i dipendenti e chiunque ti distragga dal tuo obiettivo principale.
Lavorare per far crescere la tua azienda, migliorare i prodotti e far lievitare il fatturato…
Questo è il lavoro che facciamo noi per i nostri clienti.
Partiamo dalle situazioni di emergenza, disinneschiamo le bombe per evitare i pericoli, e poi lavoriamo per aiutare gli imprenditori ad utilizzare nella maniera più efficace la liquidità che hanno in azienda e ridurre il rischio aziendale e quello personale.
Questo è quello che potremmo fare anche per te.
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Nel mio libro Aziende che si finanziano da sole ho affrontato questo e altri temi in maniera più dettagliata, con esempi pratici presi dai progetti che abbiamo realizzato.
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Ma si parla anche di come applicare queste procedure alle aziende che attraversano dei momenti difficili, come quelle che tanti imprenditori stanno attraversando in questo periodo.
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Ho spiegato a livello operativo la procedura per realizzare l’analisi dei ricavi e dei margini di profitto anche all’interno del DI DOMENICO FINANCIAL CLUB, il primo club riservato agli imprenditori che vogliono controllare l’azienda attraverso i numeri.
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