

Se sei un imprenditore e stai provando ad ottenere nuovi finanziamenti, ma non te li concedono o ti propongono soluzioni assurde – tipo la fideiussione firmata da tua nonna – ti interesserà sapere cosa succede ma anche se e come puoi rimediare
L’andamento economico della tua azienda, il suo stato di salute e le sue effettive potenzialità di generare reddito si riflettono nell’andamento dei saldi dei conti correnti.
Se stai andando bene o male, un imprenditore come te lo capisce a colpo d’occhio, guardando il saldo di fine mese.
Quando le cose vanno bene, la liquidità generata dalle vendite supera i costi e il meccanismo funziona, i tuoi conti correnti sembrano muoversi come un’altalena.
Salgono nei periodi in cui incassi di più e scendono, quando spendi soldi necessari ad acquistare le materie prime e i fattori produttivi per realizzare il tuo prodotto (o servizio).
In una condizione di normalità come questa, anche se utilizzi le linee di credito per pagare le spese, i conti correnti subiscono una movimentazione naturale che non preoccupa nessuno, tanto meno le tue banche.
Anzi, le banche sono ben contente di vederti utilizzare i fidi concessi.
Possono incassare gli interessi e le commissioni per l’utilizzo.
Ma cosa succede quando le cose iniziano a peggiorare?
L’aggravarsi delle condizioni economiche della tua azienda impatta in maniera prepotente sui saldi dei conti correnti e si riflette sull’andamento degli stessi.
La necessità di pagare quello che c’è da pagare e di finanziare l’acquisto di ciò che ti serve per
continuare a produrre e ad erogare servizi ti spinge ad utilizzare sempre di più i fidi che ti sono stati concessi.
Man mano che la situazione peggiora, il saldo negativo del conto si avvicina sempre più alle soglie dell’affidamento concesso e le nuove entrate non bastano per rimettere la situazione in pareggio.
Inizi a raccontarti che appena le cose migliorano, riuscirai a recuperare ed a far ritornare il conto in attivo.
Solo che spesso questo non succede.
Questo è quello che mi raccontano i miei clienti.
All’inizio nessuno pensa di non poter più ritornare a vedere il segno più (+) sul saldo del conto corrente e nessun imprenditore si tira indietro nel richiedere nuovi prestiti per continuare a lavorare.
Nelle fasi iniziali del deterioramento della tua situazione finanziaria, sei ancora relativamente tranquillo e potresti ricevere offerte di nuovi finanziamenti da parte della tua banca o di un istituto di credito concorrente.
Si tratta della fase di calma che precede solitamente una tempesta e, anche se non lo sai, è in questo momento che crei le basi per il disastro che dovrai affrontare di qui a poco.
Ma come fanno le banche ad accorgersi (anche prima di te) che qualcosa non quadra?
L’andamento dei tuoi conti correnti è monitorato direttamente dalla tua banca e indirettamente da ogni istituto di credito con il quale hai dei rapporti, se l’importo degli affidamenti supera i 30.000 euro.
I dati sull’andamento delle tue linee di credito vengono trasmessi alla Centrale Rischi e tramite questa all’intero sistema bancario, andando ad alimentare i sistemi di “scoring” automatici di ogni istituto di credito.
Questo vuol dire che, mentre concentri la tua attenzione sugli aspetti operativi della tua attività, utilizzando le linee di credito secondo bisogno, stai involontariamente creando le basi per non riuscire ad ottenere nuove linee di credito.
Oltre a rendere sempre più lontane le prospettive di risanamento finanziario.
Nonostante la Centrale Rischi non sia l’unico strumento di valutazione del tuo merito creditizio, se hai un’attività di impresa medio-piccola (cioè un’azienda che impiega meno di 100 dipendenti o un’attività professionale) le informazioni contenute in questa banca dati rappresentano il 90% del tuo punteggio complessivo.
Ecco perché sarebbe necessario controllare periodicamente l’andamentale della Centrale Rischi per capire quali informazioni stiamo trasmettendo al mondo del credito.
La Centrale Rischi è lo strumento tramite il quale le banche si rendono conto, molto prima che gli porti il bilancio aggiornato, che le condizioni economiche della tua attività stanno peggiorando e che il tuo rischio di credito sta aumentando.
Quali sono i segnali principali raccolti dagli istituti di credito tramite la Centrale Rischi?
La CR contiene una miriade di informazioni sulle tue esposizioni finanziarie che vengono valutate quando presenti la richiesta per una nuova linea di credito.
Tuttavia ci sono dei parametri che il sistema creditizio tiene monitorati in maniera automatica o semi automatica e che, in caso di problemi, fanno accendere la lampadina rossa sullo schermo del direttore della tua filiale.
Parametro #1: regolarità nel pagamento dei piani di ammortamento dei finanziamenti
Uno dei parametri di valutazione è la regolarità nel rimborso periodico dei finanziamenti (mutui ipotecari, mutui chirografari, finanziamenti, ecc.).
Se ti ritrovi a non pagare una o più rate lanci un segnale di difficoltà al sistema creditizio.
L’informazione è grave perché in linea teorica questo genere di prestito viene erogato per finanziare investimenti che dovrebbero permettere, con il loro flusso di cassa, di rimborsare la rata periodica.
Le irregolarità nei prestiti “a scadenza” hanno un impatto devastante sopratutto nel momento in cui diventano gravi al punto da spingere la banca a revocare le linee di credito dichiarando la decadenza del beneficio del termine.
Parametro #2: modalità di utilizzo delle linee di credito a revoca
Stiamo parlando del modo in cui normalmente sfrutti tutti quelle linee di credito temporanee meglio note come fidi di cassa o affidamenti.
Si tratta di un parametro importante per le banche (e quindi da controllare) perché le difficoltà economiche hanno un impatto diretto, immediato, sull’andamento di questo genere di finanziamento.
Infatti, la prima cosa che fai, quando le cose non stanno andando bene, è quella di utilizzare il fido di cassa entro i limiti dell’affidamento, ma anche oltre se la tua banca te lo concede.
Proprio attraverso il monitoraggio dell’andamento dei saldi utilizzati rispetto a quelli concessi la banca formula il proprio giudizio sulla tua capacità di generare la liquidità necessaria a rientrare dei prestiti.
Ma non si tratta di una valutazione soggettiva.
Si tratta di un giudizio oggettivo basato sull’elaborazione di coefficienti che permettono al sistema bancario di capire il grado di tensione finanziaria delle tue linee di credito.
Più il saldo utilizzato è vicino (o superiore) al massimo concesso, più il tuo punteggio peggiora.
Più il saldo negativo resta costante nel tempo, più lo stato di salute delle tue linee di credito si aggrava e le condizioni per concedere nuovi finanziamenti diventano insostenibili.
Come fai a capire qual è il tuo livello di tensione finanziaria?
L’algoritmo preciso di calcolo è piuttosto complesso, ma puoi avere una buona approssimazione della gravità della tua situazione facendo un semplice esercizio di calcolo, che trovi come allegato alla guida che puoi scaricare cliccando qui.
Parametro #3: grado di affidabilità delle fatture scontate
Il terzo segnale di allarme che il mondo del credito prende in considerazione nella valutazione della tua solidità finanziaria è l’irregolarità nelle linee di credito autoliquidanti, cioè di tutte quelle forme di finanziamento legate all’emissione di fatture.
Anticipi, castelletti, ecc…
Lo sconto fatture è lo strumento di finanziamento più sfruttato dalle imprese medio piccole, ma può essere estremamente rischioso (e costoso).
L’insolvenza dei tuoi clienti, sebbene non possa essere direttamente imputata a te, viene valutata come fattore di rischio “grave” per le tue linee di credito e la tua affidabilità.
In sostanza, se sconti una fattura che non viene pagata nei termini previsti la tua posizione finanziaria risulta sovraesposta, la stabilità della linea di credito ne esce compromessa fino a raggiungere lo stadio di rischio più grave
La revoca o la riduzione dell’apertura di credito.
Come fai ad accorgerti che gli insoluti sulle fatture scontate sono diventati un problema grave?
Il segnale è chiaro, ma poco comprensibile per la maggior parte degli imprenditori.
Il direttore di banca inizia a mandarti indietro le fatture da scontare riducendoti, di fatto, la linea di credito.
Il meccanismo “ricaricabile” di questa forma di finanziamento si inceppa perché non puoi più scontare interamente le fatture emesse e il totale dell’esposizione inizia a ridursi.
D’altronde, se non puoi scontare più le fatture perché il tuo cliente (e non tu) viene ritenuto poco affidabile, che colpa ne ha la tua banca?
Perché le banche non ti concedono altri finanziamenti e come puoi – sperare di – rimediare a questo problema?
Il nostro sistema creditizio è gravato da diverse problematiche che influenzano direttamente la sua capacità di rispondere alle esigenze degli imprenditori che, come te, hanno bisogno di utilizzare le linee di credito per la propria attività lavorativa.
Tutto questo è vero, ma il problema non è solo nei meccanismi interni delle banche, sui quali non puoi avere controllo.
In realtà nella maggior parte dei casi il meccanismo di accesso al credito della tua azienda si inceppa perché è il tuo grado di affidabilità finanziaria peggiora drasticamente sotto al tuo naso.
Solo che i segnali di questo deterioramento sono talmente impercettibili e le tue giornate talmente frenetiche che difficilmente te ne puoi accorgere.
L’analisi dell’andamento della Centrale Rischi è uno degli strumenti che puoi sfruttare per sapere se stai involontariamente manifestando una situazione di difficoltà finanziaria al mondo del credito e come puoi arginare il problema.
Da solo non basta perché devi mettere in atto una serie di strategie di gestione delle linee di credito mirate a ridurre il grado di tensione finanziaria comunicato al sistema credizio.
In una situazione di tensione finanziaria, con linee di credito completamente utilizzate, rimborsi rateali pagati in ritardo e insoluti sulle fatture anticipate, un errore nella gestione delle linee di credito può portare in poco tempo al disastro economico.
Devi gioca bene le tue carte.
Un’analisi professionale delle tue linee di credito, che metta in evidenza i tuoi punti di forza e soprattutto i tuoi punti di debolezza, ti permetterà di evitare conseguenze che possono portare al dissesto finanziario la tua attività e la tua famiglia.
Si possono negoziare le condizioni di qualsiasi posizione debitoria in maniera professionale, utilizzando tutte le armi disponibili per ottenere l’equilibrio economico necessario.
Sono soluzioni che devono essere tagliate su misura per il tuo caso specifico, studiate ed adattate da uno Specialista del Debito.
Strumenti che se utilizzati in tempo permettono di ridurre, se non di annullare, le conseguenze di una segnalazione negativa in Centrale Rischi.
Devi solo deciderti a prendere il toro per le corna e agire nel modo giusto, senza trascurare i debiti della tua azienda e i problemi che trascinano dentro la tua vita.
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Ad maiora Giuseppe.