

Uno dei tanti segnali che può dirti che c’è qualcosa che non va nell’andamento della tua azienda è il tuo rapporto con la banca. I debiti finanziari sono un termometro dello stato di salute della tua impresa.
Nelle pieghe dei conti correnti, infatti, sono nascoste tutte le informazioni che devi conoscere per guidare la tua azienda verso la prosperità finanziaria. Anche quando mostrano i segni della lotta.
Non c’è bisogno di aspettare, come molti pensano, il momento in cui la banca ti bussa alla porta per riprendersi ciò che non è più tuo. Non bisogna nemmeno arrivare al momento in cui inizia a tormentarti con minacciose telefonate di recupero del credito.
No, il tuo rapporto è un indicatore dello stato di salute della tua azienda già a partire da molto tempo prima. Ma bisogna imparare a riconoscere i segnali di pericolo.
L’andamento delle tue relazioni con gli istituti di credito è come una campana che avvisa fin dall’inizio della fase di difficoltà finanziaria che sta attraversando la tua azienda, mettendoti in allerta. Ti basta imparare a riconoscere il messaggio, ad interpretare quello che ti sta accadendo.
Acquisire questa competenza ti permetterà di cambiare completamente il corso della tua storia imprenditoriale.
Immagina te stesso come uno scienziato che si trova davanti a una tavola con strani messaggi criptati, che dichiara quando come e perché il mondo finirà. Se decidi di studiare quei segni, di capirli e di agire di conseguenza, potrai prevenire anche il peggiore dei disastri.
E io sono qui per questo, per darti una chiave di lettura che ti consenta di interpretare ciò che hai di fronte.
Partiamo da una semplice domanda.
Quante volte ti è capitato di arrivare con i soldi contati per pagare le rate dei mutui e dei finanziamenti?
Ma non solo. Quante volte hai usato i fidi di cassa per coprire quei finanziamenti? O l’anticipo delle fatture?
La mia non vuole essere un’accusa, non c’è da sentirsi in imbarazzo, quindi non sentirti in difetto, non devi. È perfettamente normale ritrovarsi con alcuni finanziamenti non pagati.
Anzi probabilmente non sei nemmeno messo così male come credi.
Considera che ho avuto clienti che per pagare queste rate prelevavano tutta la disponibilità delle carte di credito aziendali, non so se mi spiego.
Sì, hai capito bene.
Una mia cliente, imprenditrice di lungo corso, aveva escogitato questo trucchetto per cercare di coprire puntualmente le rate dei finanziamenti. Prelevava nel fine settimana il denaro contante dalle carte di credito per versarlo il martedì mattina, in modo da avere i soldi per pagare le rate dei prestiti.
Nemmeno lei era da condannare tuttavia, si sentiva con le spalle al muro e quello le era sembrato l’unico modo per risolvere il problema o quanto meno, rimandarne gli effetti devastanti.
Avere debiti con la banca non pagati non la faceva dormire tranquilla e le carte di credito erano il modo attraverso il quale si conquistava un minimo di serenità. Almeno fino al 15 del mese successivo.
Il debito bancario, d’altronde, rappresenta la principale fonte di preoccupazione di ogni imprenditore. La pausa di finire nella “lista cattivi pagatori” è una di quelle che rischiano di mandarti fuori di testa.
Ma torniamo a noi. Ho promesso che ti avrei spiegato come limitare i danni e migliorare il tuo rapporto con la banca ed è quello che intendo fare.
Se non hai i soldi per pagare i debiti finanziari c’è qualcosa che non va nella tua azienda
“L’azienda va bene, solo che non riesco a pagare i debiti che ho accumulato”
Questo è uno dei più grossi malintesi nei quali un imprenditore può cascare. E che tu ci creda o meno, è quello che ritarda il momento in cui entriamo in contatto con le aziende in crisi.
Molti imprenditori ritengono normale che un’azienda abbia debiti non pagati. Che non abbia i soldi per pagare nemmeno i propri debiti finanziari. Considerano naturale essere costretti a fare l’equilibrista tra un pagamento alla banca e uno ad un fornitore. Come se fosse il prezzo da pagare per aver deciso di abbracciare la strada dell’imprenditoria.
Non lo è.
Un ritardo nel pagamento della rata del chirografario spesso viene visto come qualcosa di normale e inevitabile, ma soprattutto viene visto come un semplice ritardo, nulla di più.
Le cose non stanno così e sto per spiegarti perché quel ritardo è molto più grave di quanto pensi.
Pagare in ritardo una rata potrebbe sembrare una questione di poco conto, soprattutto se nel mese riesci a rientrare dello scoperto, ma non è così.
Quella rata pagata in ritardo ti chiude una serie di possibilità nei confronti del sistema bancario. E’ un segnale che dice a tutti che stai facendo un pochino fatica, che sei una posizione da tenere d’occhio, che non è certo tu ce la faccia.
Ed è un deterioramento silenzioso, del quale non ti arrivano segnali di preallarme.
Ogni ritardo fa suonare un campanello d’allarme nella testa della banca, facendoti comparire sempre più inaffidabile ai suoi occhi.
È come quando in un gruppo di amici sei noto come “il ritardatario”. Magari sei arrivato 10 minuti dopo una volta, e iniziano a pensarlo, 15 l’altra, e altri 10, e alla fine iniziano a dirti un orario d’incontro diverso: “ci vediamo alle 8 e mezza, tranne Massimiliano, lui alle 8”.
Funziona più o meno allo stesso modo.
Il risultato è che ottieni condizioni sempre peggiori per i tuoi prestiti e ti metti nella condizione di essere sempre in affanno, accumulando ritardi che ti fanno entrare in un circolo vizioso sempre più grave.
La maggior parte degli imprenditori arriva in questa condizione di difficoltà finanziaria in maniera lenta e graduale, la maggior parte delle volte senza nemmeno accorgersene.
Prima il ritardo è di pochi giorni, poi magari di qualche settimana, e alla fine sono mesi e mesi.
Non succede tutto di colpo, non hai nemmeno il tempo di accorgertene.
Nel giro di poco le rate si accumulano e il segnale di crisi diventa un cazzotto in faccia. Che fa male sempre, ma non è detto che ti stenda al tappeto.
Molti imprenditori ignorano il problema, lo evitano, fingono non esista.
Se stai leggendo queste righe e stai leggendo questo blog, sei di certo fra quegli imprenditori che vogliono affrontare il problema e scrivere la parola FINE a questo periodo di difficoltà finanziaria.
Ora voglio che tu capisca davvero la gravità delle conseguenze di una scelta di questo tipo.
Se la prima tentazione che hai è quella di ignorare il problema, lo capisco, ma così facendo stai solo rimandando il tutto a quando sarà troppo grande per essere gestito e diventerà una catastrofe.
Se attendi che sia il direttore di banca a venire da te, quando ormai hai accumulato ritardi su ritardi, le cose andranno molto peggio.
Non hai niente sul quale fare leva in quel momento, nessun punto a tuo favore da mettere sul tavolo delle trattative.
Messo all’angolo in quel momento accetterai qualsiasi cosa il direttore di banca ti dica perché non hai alternative.
Normalmente ti trovi a scegliere fra:
- chiedere un prestito di consolidamento per chiudere i debiti che hai,
- firmare piani di rientro che nemmeno per sogno riesci a rispettare,
- firmare fideiussioni a garanzia degli accordi, assegni senza data o cambiali in bianco.
Questi sono 3 errori che possono davvero portare la tua crisi ad aggravarsi ulteriormente e che possono essere evitati agendo in anticipo e con le giuste mosse.
Un finanziamento non pagato è un problema risolvibile se eviti di commettere questi tre sbagli che tutti gli imprenditori, prima o poi, commettono.
Quello che devi fare è lanciarti dritto fra le fauci della banca per risanare i tuoi debiti finanziari prima che sia troppo tardi
Non nasconderti, non evitare la questione, non mettere ogni mail nel cestino.
Devi rinegoziare la tua posizione con termini che puoi gestire, trovare come pagare i debiti.
Possibilmente, in maniera definitiva ed in funzione delle entrate previste.
Metti da parte l’ottimismo e tratta con i funzionari in banca al meglio delle tue possibilità.
Una sospensione temporanea del pagamento delle rate è una soluzioni tecnica che non risolve da sola il problema ma anzi lo peggiora, creando l’illusione di aver trovato una struttura finanziaria solida.
Centinaia sono i casi di persone che hanno iniziato a preoccuparsi del problema di mancanza di denaro quando stavano per scadere i termini della sospensione e non erano riusciti ad ottenere un proroga dalla banca.
È come l’effetto placebo, pensi di stare meglio, ma non è cambiato niente di niente.
La soluzione è che tu bussi ora alla porta della banca, sembra assurdo lo so, ma non ti sto dicendo di lanciarti là impreparato, devi studiare bene le tue mosse, strutturare un piano d’azione e poi sei pronto.
Devi fare i conti della tua azienda, fatti per bene, e presentarti sull’uscio con i numeri in mano, proponendo tu stesso un piano di rientro o una soluzione adatta al tuo specifico caso.
Metti davvero da parte l’ottimismo, non ti serve, anzi, fa male in questo specifico caso, ma elabora e proponi una soluzione della quale puoi rispettare i termini.
Il concetto fondamentale è sempre e comunque uno: non aspettare.
Ottenere un finanziamento, magari da una banca diversa, non ti aiuterà, anzi, ti ritroverai in una posizione ancora peggiore quando anche queste rate diventeranno insostenibili.
Se sei già in questa posizione, se stai tardando il pagamento di più di un prestito e non sai come gestire la faccenda devi attuare un piano per liberare la tua azienda dai debiti, per metterla nelle condizioni di autofinanziarla e per renderla libera dai problemi creati dai finanziamenti.
Con un piano ben strutturato, per avere gli strumenti necessari per metterlo in piedi e salvare tutto quello che hai creato fino ad oggi, ti servono delle informazioni fondamentali.
“Come lo elaboro?”
Certo non so come sia messa la tua azienda, quale sia la tua particolare condizione, che rischi corri, che posizioni scoperte hai, che punti di forza potresti usare in una trattativa con la banca.
Insomma, non conosco i tuoi problemi in particolare, ma quello che posso dirti è che aspettare che qualcosa si risolva NON è la strategia giusta in NESSUN caso.
Per darti più informazioni avrei bisogno di entrare nel dettaglio del tuo Business Plan per farti DAVVERO comprendere ciò che serve, per riuscire a capire come hai impostato tu i tuoi rapporti di fornitura, non lo posso sapere, lascio a te questo compito.
Per questo il mio percorso con ogni imprenditore che vuole salvare la sua azienda inizia sempre con un’analisi preliminare in cui si raccolgono tutti i materiali necessari a capire quale sia lo stato di salute dell’azienda e sopratutto cosa potrebbe succederle da un momento all’altro se continui sulla strada che stai intraprendendo.
Questo è quello che potremmo fare anche per te, definire e analizzare le tue linee di credito, il tuo fatturato, il tuo rapporto con in fornitori per far sì che tu sappia come e da dove iniziare per salvare il tuo business.
Con più di 1700 casi gestiti e circa 300 imprenditori in crisi seguiti quotidianamente (in media), siamo lo staff tecnico che i nostri clienti utilizzano per liberare la loro azienda dai debiti a partire proprio da quella prima valutazione.
Quello di cui avrebbe bisogno anche la tua azienda, adesso, prima che sia troppo tardi.
Pensi sia troppo tardi? Oppure troppo presto?
Lascia che sia un esperto a valutarlo.
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