

Quando sei senza soldi e devi fare fronte ai debiti aziendali, quello che può salvarti è una buona dose di sangue freddo e la giusta strategia di ristrutturazione del debito… Sei certo di averli entrambi?
Stai guardando il tuo sogno di una vita crollare, magari il sogno che tuo padre ha messo nelle tue mani, nel quale vivi da quando eri ragazzo. Come puoi essere freddo e lucido?
Non sai quante volte mi sono ritrovato a parlare con imprenditori che mi raccontavano la loro storia e quella delle strade che avevano percorso, ai quali ho chiesto:
“scusi, ma perché invece di fare X non ha fatto Y?”
e mi sono sentito rispondere
“già, è vero, avrei potuto, ma non l’avevo mai vista in questo modo.”
Le loro scelte erano irrazionali, ma non era solo una questione di “ignoranza” della materia.
Ognuno fa e conosce il suo mestiere, lo ripeto sempre, quindi sì, certo, io sono bravo, molto bravo nel mio lavoro, ho molta esperienza in questo campo e ho affrontato quasi due migliaia di casi differenti che mi hanno permesso di costruirmi un bagaglio di competenze che mi agevola nell’interpretare le situazioni di crisi aziendale.
Ma non è questo a rendermi più efficace di te nell’intervenire per liberare la tua impresa dai debiti aziendali, è sempre quel maledetto sangue freddo.
Quello e la capacità di elaborare e mettere in pratica la strategia corretta.
Nessuno farebbe operare ad un chirurgo ansioso e inesperto il proprio bambino. E nessun chirurgo sull’orlo di una crisi di nervi accetterebbe di aprire il cuore di suo figlio per intervenirci, per quanto sia esperto in quel tipo di operazione.
Non ne sarebbe capace? Certo che lo è, ma non è questo il punto. Il punto è che gli mancherebbe quell’elemento fondamentale: il sangue freddo.
Basta essere distaccati e calcolatori quindi?
Certamente no, quella è la base, ma subito dopo deve intervenire un altro elemento: un piano ben strutturato, che tenga conto di ogni variabile in gioco.
Ovviamente c’è anche il fattore esperienza, la conoscenza delle regole, delle dinamiche e delle consuetudini più diffuse, come l’applicazione di tecniche specifiche per trasformare un creditore inferocito in un alleato per risanare la tua impresa e liberarla dai debiti aziendali.
Ma è la strategia, il piano di azione, l’ordine in cui intervenire, fa il 70% del risultato che riusciamo ad ottenere per i nostri clienti.
Se segui il mio blog da un po’, avrai sicuramente capito che la prima cosa da fare se vuoi veramente liberare la tua azienda dai debiti è raccogliere ed interpretare le informazioni di cui hai bisogno per conoscere il punto di partenza.
Dove sei arrivato, quali sono i tuoi limiti, cosa stanno facendo i creditori e di cosa hai bisogno per ripartire più forte di prima.
Se hai seguito le indicazioni dovresti avere un quadro molto chiaro dello stato in cui la tua azienda si trova, dei punti di forza sui quali fare leva e di quelli di debolezza da minimizzare.
Dovresti aver trovato il modo per spremere a dovere ogni centesimo della tua azienda, quindi hai in mano una risorsa che puoi investire per aumentare il fatturato.
Hai fatto anche una valutazione attenta, per avere la certezza sulle priorità da rispettare nei pagamenti e il modo in cui affrontare il taglio dei costi della tua azienda.
Hai fatto tutto questo? Bene.
Ora però devi stabilire la strategia per trovare accordi con i tuoi creditori.
E non pensare di poter ottenere un risultato migliore con una cessione d’azienda: nessuno è disposto a pagare per accollarsi i debiti di un’azienda in crisi se non pensa di poterne ricavare veramente qualcosa.
La strategia è l’elemento che ti permetterà di liberarti dai debiti aziendali
In che modo li affronterai?
Cercherai di intavolare una trattativa per convincerli che la soluzione che gli stai proponendo è la migliore possibile anche per loro, oppure ti scontrerai con loro in modo da portare la questione in un’aula di tribunale, dove la pratica resterà per anni sommersa sotto pile di cartacce polverose?
Affronterai la questione sul nascere, lavorando con la persona che sta gestendo il recupero del credito o aspetterai che la posizione degeneri per trattare con un gestore che ha l’autonomia per accordarti sconti o dilazioni migliori?
Quali posizioni chiuderai per prime e quali lascerai per ultime?
Sono scelte importanti, che definiscono la tua strategia.
Devi scegliere in che modo muoverti per liberare la tua azienda dai debiti se vuoi veramente salvarla e continuare a lavorare per produrre valore e benessere per te, la tua famiglia e le persone che fanno affari con te.
Per fare questo genere di valutazioni, normalmente ti affidi a uno dei tuoi professionisti di fiducia, di solito o è il commercialista o è l’avvocato, ma mi spiace dirtelo, questo non basta.
Il primo non ha le conoscenze giuridiche necessarie per prendere decisioni di questo tipo, non si intende di finanza aziendale e, con tutte le incombenze che lo stato gli ha scaricato sulla schiena, non ha il tempo di riflettere sul modo migliore per tirare fuori dai guai te e la tua azienda.
Il secondo d’altro canto ha sicuramente fatto esperienza nei corridoi del tribunale, si intende di contratti e, come la maggior parte di loro, avrà tra i suoi incarichi quello di recuperare il credito per conto di qualche banca.
Ma in 13 anni di lavoro non ho mai incontrato un avvocato che si intendesse di numeri, capisse la finanza o gli interessasse qualcosa delle dinamiche imprenditoriali. Mai.
I loro interventi sono (giustamente) concentrati sull’aspetto del contenzioso, della battaglia a suon di carte bollate, della difesa dagli atti ricevuti dai creditori, senza considerare gli aspetti della sostenibilità finanziaria della battaglia o della ricevibilità delle proposte formulate.
Proprio ieri ad esempio, mi sono ritrovato a valutare se fosse il caso di prendere in carico il caso di un imprenditore che si è rivolto ad un avvocato il quale, come soluzione alla sua mancanza di liquidità, ha citato in giudizio tutte le banche per presunte illegittimità bancarie.
Ancora questa storia dell’usura e dell’anatocismo.
Pensavo di averli debellati a furia di scrivere fiumi di parole sull’argomento, ma ancora esistono professionisti della domenica che propongono la causa alla banca come soluzione alla crisi aziendale.
Io non ho nulla contro di loro, veramente. Purché facciano il loro mestiere e la smettano di rovinare le PMI con queste cause strampalate.
Non fanno gli imprenditori e non sono esperti di finanza.
La mancanza di visione di insieme impedisce loro di aiutarti a definire la strategia che è l’aspetto più importante sul quale devi concentrarti. Una strategia deve contemplare ogni aspetto della questione, non può focalizzarsi su un dettaglio e trascurare gli altri.
L’importanza della strategia in un intervento di risanamento finanziario di un’ azienda indebitata
Ma perché è così importante definire la strategia? Non si può iniziare sistemando una cosa e aspettare?
Il problema è che quando fai così stai implicitamente pagando un fornitore a discapito di un altro, che di certo non se sarà felice e prima o poi interverrà nei tuoi confronti.
Ogni creditore ha i suoi interessi, i suoi impegni da rispettare ed i suoi obiettivi da raggiungere. Ognuno segue delle regole di comportamento e di gestione degli insoluti.
Questi sono i fattori che rendono impossibile la realizzazione del sogno “basta che mi concedano un po’ di tempo, che io un po’ alla volta pago tutti”.
Nessuno mette in dubbio la tua buonafede, la conosco, la vedo in ogni imprenditore che si rivolge a me.
Solo che, semplicemente, il mondo non funziona così. Ai tuoi creditori non interessano le tue intenzioni, ma quello che fai.
Ed è questo il motivo per il quale devi pensare ad una strategia che ti permetta di utilizzare il denaro che incassi per rilanciare l’azienda, che ti consenta di ripagare i debiti che hai e che nel frattempo tuteli te, la tua azienda e la tua famiglia, dal rischio che qualche creditore poco paziente faccia degli atti che ti costringano a chiudere l’azienda.
La risposta alle domande che ti ho fatto sopra servirà a tratteggiarla a grandi linee. Lo studio degli aspetti legali a definirne i contorni. L’analisi delle mosse dei tuoi creditori, a rendere più chiaro il percorso da seguire.
La capacità di adattamento della strategia come elemento chiave per risanare un’ azienda indebitata
Questo è il processo giusto, il percorso corretto da intraprendere ma, una volta iniziato, la strategia deve essere adattata in funzione di quello che realmente succede, degli imprevisti e degli intoppi.
Già perché il tuo percorso per liberare l’azienda dai debiti deve fare i conti con quello che succede nel mondo, tutti i giorni.
Ti faccio un esempio per chiarire meglio questo concetto.
Gestisco il risanamento di un’azienda di riparazioni meccaniche ed elettroniche, creata dal padre del mio cliente, che lui ha fatto crescere e che vorrebbe tramandare ai suoi figli, che già lavorano con lui.
Il piano che avevamo ipotizzato quando siamo partiti prevedeva un’operazione di conferimento immobiliare alla quale sarebbe seguita la gestione di alcune delle banche, mantenendo inalterati gli altri.
Nel piano era prevista la creazione di due distinte società per gestire il ramo meccanico e quello elettronico, che di fatto erano e sono due aziende differenti. Hanno pure due sedi operative diverse.
Uno dei passaggi da fare sarebbe stato il trasferimento dei dipendenti.
Il piano era ben congegnato, sembrava una cosa molto semplice e lineare, bastava solo organizzare le agende e in poco tempo si sarebbe risolto il problema.
Cosa è successo nel mondo reale?
Il notaio ha sbagliato l’atto di conferimento, trasferendo in modo errato la proprietà dei beni.
Per rimediare è stato necessario fare un nuovo atto, che integrava il precedente.
Solo che per farlo sono stati necessari più soldi di quelli che erano stati preventivati, quindi abbiamo dovuto aspettare che l’azienda riuscisse a produrre le risorse necessarie, senza intaccare l’operatività ordinaria.
Ma i problemi non si sono limitati a questo.
Arrivato il momento per trasferire i dipendenti alla nuova società, il consulente del lavoro ha deciso di procedere con i licenziamenti senza seguire la procedura che gli avevamo spiegato.
Una delle dipendenti più vecchie e affezionate, indispettita dalla ricezione della comunicazione e ingolosita dal ricco TFR che le spettava, ha deciso di mettere i bastoni tra le ruote al mio cliente, avanzando assurde pretese.
La negoziazione per chiudere l’accordo sindacale ed evitare azioni da parte della dipendente ha richiesto altri quattro mesi di lavoro non previsto e l’unico piano di rateazione che è stata disposta ad accettare ha prosciugato le casse aziendali per altri sei.
Due imprevisti che hanno portato alla necessità di rivedere completamente la strategia iniziale, anche se, sulla carta, tutto sarebbe filato liscio come l’olio.
Un’ azienda indebitata può essere liberata in questo modo…
Tutto quello che progetti, che assembli nel tuo cervello, deve poi scontrarsi con la realtà, che a volte è talmente complessa da non poter essere gestita.
Per questo faccio questo lavoro, per poter gestire le dinamiche impazzite della realtà, mentre i miei clienti continuano a fare indisturbati il loro lavoro, senza intaccare la produttività dell’azienda.
Ci sarà sempre un imprevisto, un problema e non è a quello che puoi dare la colpa, che invece va tutta alla strategia sbagliata.
Per formulare quella corretta però è necessario un team, che tenga in considerazione di OGNI variabile in gioco, che ne abbia viste talmente tante da essere pronto per quello che deve fare, da essere in grado di prevedere l’imprevedibile.
Se è questo che vuoi al tuo fianco, mentre continui a occuparti dell’azienda come dovresti, allora clicca sull’immagine qui sotto e prenota ora la TUA CONSULENZA GRATUITA, liberandoti ora dai tuoi debiti aziendali.
Insieme potremo capire qual è il piano ideale per te, per tirare fuori dalle sabbie mobili in cui sta sprofondando la tua azienda.