

Vivo immerso nelle situazioni di crisi aziendale dei miei clienti 7 giorni su 7.
Le assorbo, le analizzo, le seziono mentalmente centinaia di volte per cercare soluzioni alle problematiche che gli imprenditori mi sottopongono giorno dopo giorno.
Leggo libri, elaboro le strategie, le testo e monitoro i risultati, formo il mio staff e mi confronto con professionisti specializzati in diverse discipline ogni santo giorno. È l’unico modo che conosco per fare seriamente crisis management e la mia società di consulenza ruota attorno a questi principi.
Tutti i miei gestori della crisi aziendale sanno che devono mettersi nei panni dell’imprenditore per trovare la soluzione applicando le tecnologie che sviluppiamo da più di dieci anni. Sono professionisti ma ragionano da imprenditori.
Non ho ancora incontrato qualcuno che, al di fuori delle persone che lavorano con me, lavora in questo modo.
Una delle mode degli ultimi tempi, ad esempio, è quella che gira intorno ai sistemi di controllo di gestione, che nasce da un periodo di incubazione durato 10 anni e sta esplodendo con l’introduzione della nuova legge fallimentare.
Facciamo un balzo indietro al 2008. Tutti sappiamo cosa è successo e non mi dilungherò a riguardo.
Nel 2008 quando le grandi aziende e le banche hanno iniziato a tagliare i costi, diminuire il personale e lasciare a casa padri di famiglia, è scoppiata la mania di reinventarsi.
Non c’è niente di male in questo. La capacità dell’uomo di sopravvivere e adattarsi a un nuovo stile di vita è preziosissima ed è ciò che ha salvato un infinito numero di persone.
Molti manager e funzionari bancari, lasciati a casa dalle grandi aziende in cui avevano lavorato per 10-15-20 anni, hanno deciso di reinventarsi come consulenti finanziari esperti nelle crisi aziendali. Tanto avevano lavorato in banca…
La maggior parte di questi individui si è lanciata in una particolare forma di consulenza, che ruota intorno ai sistemi di controllo di gestione e alla sterile applicazione delle norme della legge fallimentare.
“E quindi? Qual è il punto? Un imprenditore dovrà pur avere sotto controllo la gestione della sua azienda, giusto?”
Per quanto teoricamente utili, questi strumenti sono solo una goccia nel complesso di attività necessarie a risolvere una crisi aziendale, se l’interesse è quello di tutelare l’imprenditore e non solo portare a casa la pagnotta.
Sono strumenti che da soli non servono a nulla, se non a far perdere tempo e soldi, che potrebbero essere meglio investiti in una strategia completa che riguardi anche, ma non solo, il controllo dei numeri.
Tra l’altro, nella maggior parte dei casi, quello che si cela dietro complicatissimi nomi, venduti come l’ultimo e definitivo sistema di controllo dei conti aziendali è una tabella excel.
Hai capito bene, una semplice e comune tabella excel.
Intendiamoci, sono un fan del programma, ci ho creato gli strumenti di pianificazione e controllo della liquidità aziendale che mi servono per aiutare i miei clienti a gestire il denaro delle loro aziende, ma trovo stupido vendere ad un’azienda in crisi un sistema di controllo di gestione.
Soprattutto quando, come nella totalità dei casi che ho seguito, si tratta solo di una enorme e complicatissima tabella excel (qualcuno la chiama cruscotto di controllo) con delle informazioni basate su quelle provenienti dalla tua contabilità (che raramente sono affidabili) e che mettono in evidenza le tue mancanze.
La crisi aziendale non si supera (solo) con il controllo di gestione
Mi spiego meglio con un’analogia.
Non sono un grande fan dei film d’amore, ma a fin di bene farò un’eccezione. Immagina di essere sul Titanic, poniamo il caso che tu sia il comandante della nave.
Durante la notte due vedette avvistano un iceberg proprio di fronte all’imbarcazione. Ovviamente viene dato subito l’allarme, tutti si agitano, tutti si disperano, questo non cambia le cose: la nave sta affondando.
Tu sei il comandante, è tutto nelle tue mani e il tuo obiettivo ovviamente è uno: salvare i passeggeri.
Adesso poniamo il caso che in quel momento di panico arrivi da te un signore ben vestito che inizia a tessere le lodi dell’incredibile strumento con il quale si può comprendere perché la nave sta affondando.
Questo è l’equivalente del sistema che ti vendono per diagnosticare lo stato di crisi aziendale.
Cosa faresti? Quale sarebbe la tua reazione? Io personalmente non sono noto per il mio carattere mansueto, ma di certo non gli chiederei di stare al mio fianco mentre cerco di salvare Jack e Rose da morte certa.
Cosa me ne frega di sapere perché la nave sta andando a picco, mentre i miei passeggeri sono a un passo dalla morte? Qual è il punto nell’indagare il passato, scavando più o meno a fondo se è già un miracolo che io arrivi a fine mese?
Questo è quello che accade quando un’azienda è in crisi.
Arriva il consulente di turno, magari il professionista di sempre, e vende un prodotto o un servizio che ha lo scopo di controllare e rilevare cosa hai sbagliato. Potrai ben capire come questo sia del tutto inutile allo scopo principale: salvare l’azienda e impedirle di affondare.
La verità è che i sistemi di controllo sono utili e indispensabili, noi stessi lavoriamo a partire dalla diagnosi della crisi aziendale, sia con l’anamnesi preliminare dell’analisi Stratexit™ che con l’analisi di secondo livello Debichiaro™.
Ma mentre analizziamo i numeri, iniziamo ad affiancare l’imprenditore nella gestione delle relazioni con i suoi creditori, a risolvere i problemi delle aziende in crisi di liquidità e ad entrare nel vivo della gestione della crisi.
La crisi aziendale non dipende dai numeri di bilancio
Quelli che trovi in giro la maggior parte delle volte, sono embrioni di strumenti di controllo di gestione.
Dico embrioni perché in realtà, nonostante siano quelli che vanno per la maggiore nelle PMI di mezza Italia, sono solo un pezzo di ciò che dovresti avere in azienda, il controlling, al fianco del quale dovresti trovare anche il sistema di budget.
Il budget o valutazione ex ante, è ciò che deve essere fatto PRIMA che l’azione venga delineata o posta in atto. Quello che ti consente di avere un’idea chiara delle azioni che stai per compiere, di come queste andranno ad impattare sulla tua azienda.
Il controlling è la verifica degli spostamenti ex post è quello che consente di controllare gli effetti ottenuti, verificare che siano stati prodotti o non prodotti i risultati desiderati e in quale misura.
Quello che ti vendono è solo una soluzione per verificare quello che è avvenuto e per misurare le performance della tua azienda a partire dai dati di bilancio. Lo so benissimo perché è uno strumento di diagnosi che è incluso nel pacchetto di gestione avanzato venduto ai miei clienti.
Solo che è appunto, uno strumento di diagnosi.
Se non ci sono strumenti che ti permettono di semplificare e rendere più efficiente la gestione futura della tua azienda, se non ci sono le strategie necessarie a invertire la rotta, se non c’è nessuno che si sporca le mani e inizia a fare al posto tuo il lavoro sui creditori diventa completamente inutile.
Cosa devi controllare se vuoi risolvere la crisi aziendale
Quello che manca nelle aziende che giro di solito è un sistema in grado di tenere sotto controllo i soldi che entrano e che escono dalle casse. Gli imprenditori viaggiano alla cieca, senza avere una idea precisa di quello che andranno ad incassare e quando, di quello che andranno a pagare e quando.
Tornando per un attimo a Titanic, quello che avrebbe salvato non solo i passeggeri, ma anche la nave stessa, sarebbe stato un radar in grado di rilevare a molte miglia di distanza la presenza di quell’iceberg, ma questo non poteva di certo essere installato a un passo dalla fine.
Come dico sempre il tempismo è fondamentale nella risoluzione di OGNI crisi finanziaria, è ciò che fa la differenza tra perdere l’azienda licenziando tutti i dipendenti o tenere duro fino a un po’ ed essere pronti a rimettersi in piedi alla grande.
Per ottenere questo risultato, ciò di cui hai bisogno è una soluzione facile da utilizzare che ti permetta di sapere con ragionevole certezza quali sono le tue esigenze di cassa una settimana con l’altra, quanti soldi hai sul conto corrente e quanti soldi dovrebbero uscirne.
I vantaggi di un sistema del genere?
# 1 – Prevedi il futuro
Sai sempre con largo anticipo quali sono gli incassi attesi e le uscite di cassa previste e, con questi dati ben stampati in testa, la tua tranquillità mentale come imprenditore, ne guadagna.
È come avere nelle tue mani una mappa, precisa e dettagliata, del cammino che stai per compiere. I vantaggi sono ovvi. Puoi renderti immediatamente conto se le tue scelte sono o meno quelle giuste e, nel caso ce ne sia bisogno, puoi cambiare strada a metà, quando la mappa ti dice che stai per finire in un burrone.
#2 – Puoi prendere le decisioni giuste
Puoi pianificare con sicurezza i tuoi investimenti e, nel caso tu lavori con banche e investitori, anticipare le richieste di finanziamento.
I tempi dei finanziamenti sono lunghi, soprattutto dopo il 2008, quando il terrore di non riavere indietro il prestito concesso, ha popolato ogni banca d’Italia. Inoltre spesso non coincidono con i tuoi tempi. A meno che tu non abbia programmato con attenzione prima.
Avere la piena conoscenza dei tuoi numeri ti consente dunque di chiedere i soldi che ti servono con il giusto anticipo, senza arrivare con l’acqua alla gola.
#3 Puoi risolvere i problemi prima che facciano danni
Riesci ad anticipare i problemi nei pagamenti e pianificare eventuali piani di rientro con i fornitori in modo che i rapporti commerciali non si deteriorino.
Quello che moltissimi imprenditori fanno quando si presenta una situazione di crisi è essere colpiti dalla vergogna e dall’imbarazzo.
Motivo per il quale finiscono a non rispondere alle mail dei creditori. Tuttavia non c’è azione più sbagliata.
Sapere come stanno le cose invece ti consente di contattare i creditori, esporgli con chiarezza la situazione e concordare piani di rientro che rendano entrambi soddisfatti, evitando così di deteriorare i rapporti.
Per riuscire nell’impresa però è necessario conoscere i numeri, quelli veri e per farlo non puoi basarti su uno strumento che ti dà una visione parziale, anche se ti è venduto da quell’elegante manager che si è reinventato a tue spese.
Il controllo strategico della cassa come strumento di gestione della crisi aziendale
La cassa è l’unico fattore che devi controllare anche se non ti piacciono i numeri.
Devi partire dai movimenti del conto corrente e integrare le informazioni con i dati sulle scadenze degli incassi e dei pagamenti per creare un sistema di controllo su misura per la tua azienda.
“Come fare?”
Se leggi i miei materiali gratuiti, sei già sulla strada giusta, ma potrebbe non essere sufficiente.
Io non so come sia messa la tua azienda, quale sia la tua particolare condizione, che rischi corri, che posizioni scoperte hai, che punti di forza potresti usare in una trattativa con i creditori.
Insomma, non conosco i tuoi problemi in particolare, ma quello che posso dirti è che ci sono molte aree che vengono gestite dall’imprenditore in maniera errata e che io nel corso degli anni ho studiato per sviscerarne i segreti.
Esiste un Metodo che ti consente di:
- Trovare i soldi per finanziare qualsiasi tuo progetto ed espandere l’azienda come vorresti, senza chiedere soldi alle banche e pagare interessi destinati a mangiarsi i tuoi guadagni;
- Avere a disposizione la liquidità che ti serve, anche quando sei in difficoltà economica e nessuna banca vuole più concederti un euro;
- Costruire la tua azienda su basi solide e cancellare dal tuo futuro l’ombra del fallimento una volta per tutte, riprendendoti la serenità che avevi perso.
L’ho descritto nel mio libro, Aziende che si Finanziano da Sole, nel quale spiego passo per passo il percorso da seguire per costruire un’azienda finanziariamente solida alle quali le banche vogliono prestare denaro.
Lo puoi acquistare CLICCANDO QUI
Se vuoi leggere le recensioni di questo manuale, vai sulla pagina delle testimonianze cliccando qui —> Testimonianze Aziende che si Finanziano da Sole
“E se invece volessi chiedere direttamente il tuo aiuto?”
“Se la mia azienda fosse già in crisi e dovessi decidere che strada prendere?”
“Se non riuscissi a pagare regolarmente i miei debiti?”
Se vuoi approfondire in maniera specifica la situazione della tua azienda, puoi richiedere una CONSULENZA GRATUITA e puoi ottenere l’ANALISI DIAGNOSTICA preliminare StratExit™ realizzata da uno dei miei collaboratori.
Questo primo passo è fondamentale per poter lavorare sulla tua azienda con il Metodo Di Domenico Debiti™.
Bisogna capire se siamo nelle condizioni per intervenire a risolvere i tuoi problemi.
Sono una persona molto onesta, amo le cause difficili ma odio perdere, quindi te lo dico chiaramente: se non c’è nulla che possiamo fare, perché la tua situazione è troppo grave, non ti chiederò un centesimo.
Con più di 1816 casi gestiti e circa 300 imprenditori in crisi seguiti quotidianamente (in media), il mio staff è al servizio delle nostre imprese clienti per liberarle dai debiti, ma affrontiamo solo i casi nei quali siamo in grado di offrire la migliore soluzione possibile, rifiutando tutti gli altri.
Per capire se possiamo risolvere i tuoi problemi, per sapere esattamente a che punto si trova la tua azienda, abbiamo messo a punto una specifica procedura che ci permette di approfondire nel dettaglio la situazione della tua azienda e il livello di rischio al quale sei esposto, la Consulenza Strategica StratExit™.
Sulla base delle informazioni raccolte e analizzate nel corso di un’approfondito appuntamento telefonico viene elaborata GRATIS l’ANALISI DIAGNOSTICA StratExit™ che ti permetterà di fare luce sulla direzione migliore da prendere e su come agire applicando il Metodo Di Domenico Debiti™.
Richiedi ORA il tuo COLLOQUIO RISERVATO con uno dei consulenti per scoprire quali soluzioni specifiche possono risolvere il tuo problema e se è possibile aiutarti tramite il nostro Metodo.
Prenota ORA l’appuntamento per ottenere l’ANALISI DIAGNOSTICA preliminare GRATUITA e scopri se sei ancora in tempo per poter salvare tutto quello che hai costruito con fatica.
Richiedi ORA il tuo COLLOQUIO RISERVATO.