

Uno dei fattori che ha più sconvolto il modo di fare impresa a partire dalla crisi del 2008 è stata l’introduzione, nell’uso comune, del linguaggio tecnico bancario e di concetti fino ad allora sconosciuti come quello di rating, di Centrale Rischi e di segnalazioni negative.
Parliamoci chiaro. Prima di allora, nessuno ne sapeva niente.
Andavi in banca, il direttore ti faceva accomodare nel suo ufficio o in una bella sala riunioni, chiedevi i soldi e te li davano.
“Già, era proprio così…”
Lo so, ma la crisi scoppiata a causa dei mutui “spazzatura” è coincisa con l’introduzione in Italia delle regole europee sul rischio di credito e sul patrimonio di vigilanza, meglio note come principi di Basilea.
La crisi finanziaria che tutti noi imprenditori ancora oggi affrontiamo è stata resa più grave, in Italia, dall’introduzione di nuove regole che hanno portato le banche a chiudere i rubinetti del credito.
Ecco perché non ne siamo ancora fuori e non ne usciremo, se non impariamo a fare i conti con questo nuovo sistema.
“Quindi c’è qualcosa sotto…”
Si, più o meno. Ma non si tratta di scie chimiche, criptovalute, poteri forti o robe del genere.
Tutti gli imprenditori hanno iniziato a fare i conti con gli effetti dell’introduzione e del perfezionamento del sistema di controllo introdotto dagli intermediari finanziari per migliorare la loro efficienza nella gestione del credito ed abbattere il rischio di insolvenza.
Richiedere un fido, un anticipo fatture o un mutuo sono diventate operazioni di ingegneria finanziaria.
Fino al 2007 il sistema della Centrale Rischi e i metodi di attribuzione del rating alle aziende erano ancora in fase di sperimentazione, non erano affidabili e le banche potevano scegliere di tenere maglie molto larghe nel concedere credito.
Oggi invece, il meccanismo delle segnalazioni è ben rodato, preciso ed affidabile, ed il sistema di attribuzione del rating è stato totalmente incentrato sulle segnalazioni in Centrale Rischi.
Ti basti sapere che quello che viene segnalato in Centrale Rischi o in CRIF vale il 90% del punteggio che ti attribuisce la banca.
“Ma come funziona veramente questo meccanismo?”
Funziona così.
Ogni linea di credito concessa alla tua azienda (e perfino le richieste rifiutate) viene segnalata ai sistemi di informazione creditizia, che mettono a disposizione queste informazioni a tutti gli intermediari finanziari.
“E quindi?”
Quindi devi imparare a sfruttare queste informazioni a tuo favore e devi conoscere le regole se vuoi fare impresa utilizzando il credito bancario.
Ed ecco perché ho preparato questo video, dedicato agli imprenditori che come te lavorano con le banche e sfruttano fidi di cassa e gli anticipi fatture per far girare la propria azienda.
Sul piatto c’è il rischio che dall’oggi al domani le banche ti chiedano di rientrare degli affidamenti. Quindi ti consiglio di vedere questo video.
Ci concentreremo su tre aspetti importanti e scoprirai:
- quando il tuo nominativo viene segnalato e perché dovresti preoccuparti del periodo del mese nel quale avvengono gli incassi e i pagamenti della tua azienda;
- quali sono le principali segnalazioni in Centrale Rischi e quali sono i loro effetti sul costo delle linee di credito della tua azienda e sulla possibilità che ti vengano concessi nuovi prestiti o rinnovati gli affidamenti;
- Perché dovresti preoccuparti delle segnalazioni in Centrale Rischi anche se non ti interessa che i tuoi guadagni vengano bruciati in commissioni e interessi da pagare alle banche.
Imparerai inoltre un trucchetto che potrebbe permetterti, da solo, di migliorare da subito il rating della tua azienda e di indirizzarla sulla strada di quelle che, ancora oggi, vengono corteggiate dalle banche.
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“E se volessi chiedere il tuo aiuto?”
“Se la mia azienda fosse già in crisi e dovessi decidere che strada prendere”
“Se non riuscissi a pagare regolarmente i miei debiti?”
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