Queste sono le vere conseguenze della nascita della “Bad Bank” sui tuoi debiti e sul tuo futuro finanziario, di cui non sentirai mai parlare in TV

Scopri quale impatto avrà la creazione di queste “bad bank” (società di recupero crediti “travestite”) sulle tue tasche e perché corri il rischio di perdere tutto quello che hai costruito se non inizi a mettere a posto i debiti che non paghi più.

In questi giorni hai sicuramente sentito parlare della creazione delle fantomatiche “Bad Banks”.

Non si parla d’altro in televisione.

Nasceranno a breve dalle ceneri delle banche italiane delle “creature” mostruose, metà banca e metà società di recupero crediti, per acquistare a prezzi di saldo i crediti che il mondo bancario non riesce a riscuotere.

E a te che importa, starai pensando.

Molto più di quello che credi, ma nessuno ti ha ancora spiegato il perché.

Ecco perché nascono le Bad Banks e cosa cambia per te

Le “Bad Banks” nascono con l’obiettivo non dichiarato di salvare le banche italiane, ma soprattutto gli azionisti di queste banche, dal rischio di perdere tantissimi soldi.

Questo perché le nostre banche, come quelle che sono fallite negli Stati uniti nel 2008, sono piene di crediti che non riusciranno mai a recuperare.

Posizioni in sofferenza di persone che come te non hanno più la possibilità di ripagare interamente il proprio debito.

La soluzione che è stata trovata a questo problema è la creazione di “Bad Banks” che acquistano il credito “marcio” presente nei bilanci delle banche, in modo da garantire la stabilità del sistema.

In pratica le Bad Banks si nutriranno di tutti i crediti in sofferenza presenti nei bilanci delle banche, acquistandoli con soldi presi in prestito.

La “furbata” è che sarà lo stato a garantire il recupero del credito acquistato da questi mostruosi veicoli. In estrema sintesi, gli azionisti delle banche guadagnano, tu ripiani le perdite.

Tutto questo per evitare il crack di molti istituti di credito in difficoltà.

Hai presente cos’è successo a Banca Etruria, Banca delle Marche e compagnia bella?

Molti correntisti – piccoli risparmiatori, pensionati, imprenditori e commercianti – hanno perso decine di migliaia di euro perché le banche sono fallite.

Dopo essere stati costretti dai loro amici direttori di filiale ad acquistare le azioni della banca, magari in cambio della concessione di un mutuo, uno sconto fatture o un fido di conto, si sono ritrovati con un mucchio di cenere in mano.

Hanno perso tutto a causa del “fallimento tecnico” delle banche in questione.

Si parla di “fallimento tecnico” perché in realtà c’è stato un salvataggio da parte del Governo, che con una legge apposita ha concesso la cessione degli attivi della banca (quindi crediti, azioni e immobili) ad una nuova società, lasciando nella vecchia i debiti e i problemi.

Sia ben chiaro.

Non sono qui per affrontare le implicazioni politiche della questione. Parlare del padre della “ministra” non ti aiuterà a sistemare i tuoi problemi.

Non voglio nemmeno affrontare la questione morale. Parlare dei cittadini “truffati”, chiamati a pagare gli errori del sistema bancario e raggirati da chi gli ha venduto la favoletta delle “banche italiane sono solidissime”, non ti permetterà di salvare quello che hai costruito in anni di sacrificio.

Quello che voglio darti è un quadro chiaro delle implicazioni, delle conseguenze e dei cambiamenti che la nascita di questo “mostro” avrà sulla tua situazione finanziaria, sulla tua condizione patrimoniale e perché no, sulla tua serenità mentale.

Si perché quello che tecnicamente succederà è che le banche a cui oggi devi dei soldi cederanno i crediti che non vengono ripagati regolarmente, tra i quali il tuo, ad apposite società denominate ironicamente “Bad Banks”, Banche Cattive.

Questi “mostri” si attiveranno direttamente per il recupero dei crediti, forti di averli acquistati a prezzi “stracciati” e con la garanzia statale a coprire le eventuali perdite.

Le “Banche Buone” avranno guadagni immediati.

E sarai tu a pagare.

Le conseguenze della nascita delle “Bad Banks”

Nel corso degli anni, man mano che i crediti diventavano più difficili da riscuotere, le banche hanno fatto una scorpacciata di garanzie, di tutti i tipi.

Se fai uno sforzo di memoria, ricorderai di aver firmato una fideiussione, di aver pagato un consorzio fidi, di aver concesso un’ipoteca su uno dei tuoi immobili.

Proprio queste garanzie potrebbero rappresentare il tuo punto debole.

Cosa potrebbe accadere?

Ovviamente, nessuno ha la sfera di cristallo, ma si può formulare qualche ipotesi molto verosimile.

Non è irragionevole immaginare che le Bad Banks, libere dai limiti imposti dalle politiche di bilancio delle banche e dai vincoli di vigilanza, si scatenino in una rappresaglia di recupero del credito senza precedenti.

Al grido di “si recuperi quello che si può, tanto paga pantalone” la velocità di recupero del credito bancario potrebbe subire un’impennata pazzesca.

D’altronde, perché no?

Il tuo debito finisce nelle mani di un “operatore” che non ha i problemi di reputazione che può avere un istituto di credito. E quindi può agire in maniera più “aggressiva”, stile Equitalia, per intenderci.

Un soggetto che acquista il credito che la banca vanta nei tuoi confronti ad una frazione del valore originario e ha tutto l’interesse a rientrare il più velocemente possibile, facendo valere le garanzie che hai rilasciato.

L’obiettivo è quello di accelerare il processo di recupero, passando anche per le vie giudiziali, in modo da poter escutere il più velocemente possibile le garanzie prestate a favore della banca.

Quindi la fideiussione, le somme poste a pegno, gli importi garantiti dai consorzi fidi e tutto quanto si può ricavare dalla vendita degli immobili ipotecati.

Si perché la nascita delle Bad Banks diventerà un problema per te in ogni caso.

La condizione peggiore è quella di chi possiede un immobile

Ma se sei proprietario di un immobile, dovresti veramente iniziare a preoccuparti.

Se hai una casa, un capannone, un negozio o un garage, potrebbero accadere due cose.

Scenario #1

Gli operatori delle Band Banks potrebbero decidere di fare man bassa di immobili ricavando forti guadagni dalla differenza tra l’importo (minimo) di acquisto del credito dalla banca ed il prezzo di vendita o di realizzo dell’immobile.

Praticamente quello che sta già succedendo ai debitori con la casa all’asta, tartassati da società private che sono alla ricerca dell’affare immobiliare, potrebbe presto capitare anche a te.

La vendita di immobili gravati da mutui in sofferenza potrebbe diventare un fenomeno strutturale, perché gli avvoltoi non hanno nemmeno bisogno di aspettare che l’immobile venga messo all’asta per capire che hai un problema di indebitamento.

Sono gli stessi titolari del credito che potrebbero decidere di fare un affare acquistando il tuo immobile a prezzo vantaggioso, perché conoscono la tua situazione debitoria.

Scenario #2

Gli operatori delle Bad Bank, in considerazione già critica situazione del mercato immobiliare, potrebbero non ritenere conveniente recuperare il credito tramite una costosa procedura esecutiva e potrebbero accontentarsi di una parte dell’importo del tuo credito al grido di “pochi, maledetti e subito”.

Sembrerebbe uno scenario favorevole per te.

Ma c’è un problema.

Per chiudere a stralcio le posizioni – se non sai come farlo – occorre avere soldi liquidi da destinare alla chiusura del debito. Nel caso di garanzie ipotecarie, non è difficile immaginare che i soldi che dovresti avere a disposizione sono diverse decine di migliaia di euro, se non centinaia.

Questo vuol dire che un’operazione di chiusura a saldo e stralcio rimane una strada impraticabile per la maggior parte dei debitori. Si può facilmente immaginare che, se hanno sospeso il pagamento delle rate mensili (o semestrali) dei mutui, certamente non dispongono di disponibilità liquide per chiudere in un’unica soluzione il proprio debito.

Quindi è molto probabile che le banche si faranno carico di gestire il patrimonio immobiliare per conto loro.

Quello che non è noto a molti è che grazie alla nuova legge n.132/15 del 21.08.15 le banche potranno ottenere in tempi ristrettissimi l’assegnazione della casa pignorata (non l’asta, ma direttamente le chiavi di casa) e procedere con la vendita.

E le banche si sono già adeguate a questo tipo di gestione, tanto è vero che già nel 2015 si sono organizzate con agenzie immobiliari di proprietà per la vendita sul mercato anche delle case pignorate.

In questo modo gli immobili possono essere venduti direttamente dal creditore, ad un prezzo assolutamente superiore a quello pagato dalla Bad Bank per comprare il credito, generando un ulteriore guadagno.

Quindi, in entrambi i casi, avrai problema da risolvere.

Ecco perché le Bad Bank saranno un problema per te e perché corri il rischio di perdere tutto

Come avrai capito, qualunque sia lo scenario, la nascita delle Bad Bank avrà un impatto negativo sulla tua condizione finanziaria.

Subirai azioni di recupero più aggressive di quanto non lo siano state fino ad ora ed una serie di atti mirati a recuperare gli importi che devi, a partire dalle azioni di rivalsa sulle garanzie che hai concesso.

Poco importa che siano fideiussioni, pegni o ipoteche.

In ogni caso le aggressioni del tuo patrimonio immobiliare diventeranno più frequenti e in qualunque modo la casa venga venduta la banca continuerà ad inseguire te, i tuoi garanti e un domani i tuoi eredi, con tutti gli atti giudiziari necessari a recuperare l’importo residuo.

Cosa puoi fare per evitare tutto questo e ridurre il tuo livello di stress fin da oggi?

Devi iniziare a ristrutturare i tuoi debiti nel modo giusto, evitando di sprecare soldi in soluzioni che non ti permettono di risolvere il problema.

L’ostacolo principale che ti trovi ad affrontare quando si parla di debiti è il tempo.

La maggior parte delle persone indebitate si decide ad agire quando è ormai troppo tardi e ha già dato fondo a tutte le risorse economiche che aveva a disposizione.

E se il tuo credito viene ceduto ad una Bad Bank, potrebbe essere troppo tardi.

I problemi di indebitamento non devono essere trascurati, se non altro per gli effetti collaterali che producono sulla tua vita.

I debiti rovinano l’umore, influenzano il carattere, rovinano le relazioni e nei casi più gravi distruggono le famiglie e le aziende (che per i piccoli imprenditori, spesso sono la stessa cosa).

Un piano di ristrutturazione organizzato nel modo corretto ti permetterà di creare le basi per un futuro più florido ed equilibrato, di proteggere quello che hai costruito e di creare quel margine necessario a sistemare i debiti che hai già.

Sembrerebbe fantastico, vero? Ma c’è un problema.

Devi mettere in atto una serie di azioni difficili sia dal punto di vista tecnico (ma a quello ci pensano gli specialisti come quelli con cui lavoro) che dal punto di vista personale.

Devi rinunciare all’idea secondo cui tutto ciò di cui ha bisogno è qualcuno che ti conceda un nuovo finanziamento, per darti un po’ di respiro, e devi essere disposto ad investire soldi per risolvere i problemi.

Ti piacerebbe farti aiutare perché non sai da dove iniziare?

Immagina come sarebbe la tua vita imprenditoriale se potessi concentrare il tuo tempo solo sugli aspetti produttivi della tua attività e quindi di non doverti più occupare di tutto da solo, rischiando di commettere gravi errori.

Pensa cosa potresti fare se potessi ritornare a fare programmi e a progettare il tuo futuro come prima.

Puoi affidarti ad uno specialista nella gestione del debito ed ottenere la serenità che stai cercando.

Uno specialista del debito è un professionista tecnicamente preparato ad affrontare le problematiche ed è pagato per dedicare tutto il tempo necessario ad aiutare te e a gestire le tue posizioni in maniera efficace, senza il coinvolgimento emotivo con cui la affronteresti tu.

Ad maiora

Giuseppe

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