

La pianificazione delle strategie da mettere in pratica quando un’azienda è in difficoltà finanziaria è uno degli aspetti più delicati del processo di risanamento ed è il passaggio in cui si perdono la maggior parte dei consulenti che girano intorno al mondo delle crisi aziendali.
Lo verifico quotidianamente, ogni volta che un potenziale cliente mi dice: “guardi, io in realtà ho già affidato la gestione dei miei problemi con le banche ad un ex direttore di banca che oggi fa il consulente, ma non abbiamo ottenuto gran risultati e siamo fermi da due anni”.
Ormai non mi sorprendo più.
Lo so che è così e incrocio le dita sperando che non abbiano fatto troppi danni, sprecato gli ultimi soldi e sbarrato ogni via di uscita.
Non sai quante volte mi capita di essere l’ultima spiaggia.
– “Si, ma perché tu dovresti riuscire dove gli altri falliscono miseramente?”
Perché i professionisti tradizionali non riescono a salvare la tua azienda in crisi
Mi sono reso conto che nelle azioni, spesso confuse, che molti commercialisti, avvocati e consulenti del credito (a vario titolo) fanno, nel goffo tentativo di dare una mano agli imprenditori in difficoltà, manca un pezzo fondamentale per gestire le crisi aziendale.
Questo il motivo per il quale nella maggior parte dei casi falliscono o, quando non succede, ottengono risultati parziali e mediocri.
Manca la visione strategica del processo di risanamento.
Iniziano a fare cose senza sapere quali risultati si intendono raggiungere. Lavorano sulle emergenze, trascurando il problema.
E spesso sono anche orgogliosi dei risultati ottenuti (questo è terribile).
Parliamoci chiaro.
Se il tuo problema è un contenzioso con un fornitore o la causa col dipendente, anche l’avvocato sotto casa va benissimo per gestire la questione.
Ma se la tua azienda è in difficoltà ed in ballo c’è il tuo futuro, quello della tua famiglia e quello dei tuoi collaboratori allora dovresti cambiare il tavolo di gioco.
Non basta fare causa alla banca per risolvere il problema (né andare in filiale e minacciare il direttore di farla).
In una momento di crisi aziendale o anche di semplice difficoltà finanziaria, tu da imprenditore vivi uno stato di confusione semi permanente.
Le idee si mischiano tra di loro, la paura di fare errori e di sprecare i pochi soldi che restano ti assale, ti tiene sveglio la notte e ti lascia paralizzato.
Non riesci a scegliere la direzione in cui andare.
Sono sicuro che, in una situazione normale, non avresti problemi a coordinare il lavoro di un pool di professionisti per uscire dalla crisi. Ma quella che vivi quando la tua azienda è in crisi non è una situazione come tutte le altre.
Le cose vanno diversamente.
Non hai abbastanza soldi per fare nulla o almeno è quello che ti sembra. Hai già tagliato tutti i costi inutili, venduto la macchina grande e vai in giro con un’utilitaria che nemmeno i tuoi operai vorrebbero guidare.
Le tue spese personali? Un lontano ricordo.
Gli unici soldi che escono per te dall’azienda sono quelli che servono a coprire le rate del mutuo di casa tua e le bollette. Sono mesi che ti sei tagliato lo stipendio, in attesa di tempi migliori.
Il commercialista ogni fine anno continua a dire che l’unica soluzione è chiudere l’azienda.
Già, ma come la mettiamo con i dipendenti da lasciare a casa, le garanzie rilasciate alle banche, la responsabilità personale per quelle “licenze poetiche” che ti sei preso per sistemare i bilanci e renderli più belli e meno pericolosi?
Lo so cosa provi.
Mi sono messo tante volte nei tuoi panni e capisco quanto sia scomodo dover fare delle cose che nemmeno ti piacciono più di tanto, ma che al momento sembravano l’unica corda da afferrare per non precipitare nel burrone.
Non l’ho vissuto di persona, ma tramite le parole di centinaia di imprenditori come te che hanno vissuto un momento di crisi.
E non l’ho mai vissuta da professionista di provincia, con un piccolo studio e zero spese per mantenerlo, ma da imprenditore che vende servizi professionali tramite una struttura che in Italia sarebbe considerata una media azienda.
So cosa vuol dire avere costi fissi da sostenere, fornitori da pagare, dipendenti da gestire…
La prospettiva cambia.
D’altronde te ne sei già reso conto da solo.
Quando hai chiesto aiuto all’avvocato per quel problema con la banca, ti ha suggerito di fargli causa senza pensare al fatto che ti avrebbe precluso la possibilità di lavorarci… oppure quando hai parlato al tuo commercialista di quel nuovo progetto e lui ti ha risposto che c’erano le tasse da pagare.
Ci vogliono 5 ore (e uno strumento) per capire come gestire i problemi finanziari della tua azienda. Ed è solo l’inizio.
Quello di cui avresti bisogno in un momento di difficoltà come questo è qualcuno che, con una maggiore lucidità, riesca a ragionare su quanto c’è di buono in azienda, quanto si dovrebbe eliminare, da cosa bisognerebbe difendersi e quali sono le opportunità nascoste nel lavoro che stai già facendo.
In altre parole, avresti bisogno di qualcuno che ti guidi nella realizzazione di un’analisi SWOT per la tua impresa in crisi.
No, non ti sto parlando delle forze speciali americane specializzate in operazioni tattiche con l’utilizzo di armi speciali. Niente soldati addestrati in tuta nera che escono da un furgone nero con una scritta bianca.
Ma di una cosa molto simile in realtà.
Ma facciamo un passo indietro prima di iniziare a parlare della SWOT.
Abbiamo ormai capito che per portare un’azienda in difficoltà economica fuori dalla crisi c’è bisogno di azioni che vadano oltre la causa alla banca, la rateizzazione della cartella esattoriale e la ricerca di un nuovo finanziamento, magari taroccando un po’ i bilanci.
É necessario impostare una strategia che vada al di là delle singole mosse da fare ed è per questo motivo che l’avvocato che gestisce il decreto ingiuntivo, il commercialista che si preoccupa delle tasse da pagare e il mediatore creditizio che ti trova il direttore disposto a finanziare la tua azienda non vanno bene per te.
– “Quindi che si fa?”
La prima cosa fa gare è un’analisi SWOT tagliata su misura per le imprese in crisi.
Iniziamo con il piede giusto.
L’analisi SWOT non è la soluzione per tutti i mali del mondo
É solo uno strumento che fornisce informazioni indispensabili per analizzare le problematiche, gli scenari e le azioni che possono essere intraprese. Come tutti gli strumenti, se non sai come, dove e quando applicarlo è semplicemente inutile.
Nella sua variante finalizzata allo sviluppo aziendale, potresti averla già vista in qualche business-plan di qualche consulente un po’ più illuminato del normale.
In questa declinazione le analisi SWOT rappresentano uno degli strumenti di gestione aziendale irrinunciabili nel prendere decisioni critiche e nel formulare strategie di sviluppo.
Tutte le grandi società di consulenza le utilizzano. Pochissimi consulenti le adottano per le piccole aziende. Nessuno sa come svilupparla per le aziende in difficoltà economica.
Sia ben intesa anche un’altra cosa. In questo caso, per difficoltà economica non intendo crisi aziendale.
Anche la semplice mancanza del denaro sufficiente per finanziare l’attività e fare gli investimenti può essere visto come un momento di difficoltà economica.
Partiamo dalla teoria.
Cos’è e come si costruisce l’analisi SWOT per le imprese in crisi?
L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica che permette di mettere in evidenza i punti di forza (Strengths) e di debolezza (Weaknesses) di un’azienda o un modello di business, le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che possono influenzare la realizzazione di un progetto.
I punti di forza e quelli di debolezza sono, nella realtà dei fatti, fattori interni dell’azienda e come tali sono sotto il tuo controllo. Ogni imprenditore può influenzare direttamente i fattori che permettono di aumentare o ridurre il fatturato.
Pensa alla realizzazione di un particolare brevetto, alla creazione di una formula di vendita di successo, al vantaggio che hai sui tuoi concorrenti grazie alla tua esperienza professionale.
Sono tutti fattori che puoi controllare.
Le opportunità e le minacce sono invece fattori che non puoi controllare direttamente, anche se hanno comunque una grossa influenza nelle tue possibilità di far crescere l’azienda o farla chiudere.
Per farti un’idea di quelle che potrebbero essere identificate come opportunità, pensa alla possibilità di entrare in un nuovo mercato a vendere la tua linea di prodotto. Una minaccia potrebbe essere la fine di un rapporto di distribuzione esclusiva, giusto per citarne una, oppure la revoca degli affidamenti da parte delle tue banche.
La SWOT per le imprese in crisi è uno strumento informativo che permette di affiancare elementi interni all’impresa (punti di forza e debolezza) ad elementi esterni (opportunità e minacce), permettendo all’imprenditore che la realizza ed ai suoi consulenti di avere uno spaccato molto preciso delle condizioni in cui si deve sviluppare il progetto di risanamento aziendale.
Cosa rischi se non hai preparato l’analisi SWOT per le imprese in crisi o il tuo avvocato non lo ha fatto al posto tuo
Alla luce di questo è chiaro che, non averla, vuol dire iniziare ad affrontare i problemi della tua azienda praticamente al buio.
Se il tuo avvocato, il tuo commercialista o il mediatore creditizio che oggi si spaccia per consulente del credito non ne ha realizzata una per la tua azienda, sta operando al cuore la tua attività senza sapere esattamente com’è composto il corpo umano
Mi è capitato qualche tempo fa di partecipare ad una riunione con il commercialista di un’azienda che non sapeva dell’esistenza di un progetto nato da due anni, in grado di portare i margini di cui l’azienda aveva bisogno.
No SWOT, no salvataggio aziendale!
C’è poco da fare… Ti mancano gli strumenti per poter anche solo pensare ad una strategia di risanamento dell’azienda.
Per questo motivo la cosa più intelligente che resta da dire al tuo commercialista è “c’è la possibilità di risparmiare le sanzioni per le cartelle esattoriali se aderiamo alla rottamazione!”
Immagina la scena.
Nella sala riunioni c’eravamo io ed il mio braccio destro, il commercialista che segue l’azienda da 17 anni e la famiglia di imprenditori al completo.
L’oggetto della riunione erano i problemi economici dell’azienda, le difficoltà a trovare altri soldi per far quadrare i conti e le strategie di risanamento da adottare per salvare il più possibile e ridurre al minimo il rischio di fallimento.
Sul piatto c’erano operai da tutelare, artigiani da pagare, fornitori da saldare e tre generazioni di azienda da salvare…
Un’operazione di risanamento aziendale molto complicata, in cui ci sono tantissimi interessi in ballo e poca liquidità per fare fronte ai pagamenti dei debiti accumulati.
In una situazione del genere “c’è la possibilità di risparmiare le sanzioni per le cartelle esattoriali se aderiamo alla rottamazione!” si commenta da solo, no?
Quando la tua azienda vive un periodo di tensione finanziaria o di crisi conclamata, un errore nella gestione strategica del processo di risanamento può portare in pochissimo tempo al disastro economico.
Devi gioca bene le tue carte.
Si possono negoziare le condizioni di qualsiasi posizione debitoria in maniera professionale, utilizzando tutte le armi disponibili per ottenere l’equilibrio economico necessario.
Ora hai due strade davanti a te
Puoi ignorare tutto quello che hai letto in questo articolo e tornare ad affrontare i problemi della tua azienda come hai fatto fino ad ora, incrociando le dita nella speranza che la fortuna inizi a ricordarsi di te, più di quanto non abbia fatto fino ad oggi.
Oppure puoi fermarti a riflettere su quello che hai appena letto e sulla mossa giusta da fare adesso.
Ogni giorno porto avanti con il mio staff i piani di ristrutturazione finanziaria di centinaia di clienti che si trovavano in una situazione di difficoltà simili a quella che stai attraversando tu.
Applichiamo il mio Metodo Di Domenico Debiti™., un metodo di lavoro testato su più di 1.897 casi reali, che minimizza il rischio di commettere errori e ti evita di bruciare i pochi soldi che hai in soluzioni inutili o addirittura dannose, che anziché migliorare la tua condizione economica la peggiorano senza rimedio.
Ma ti conviene sbrigarti a decidere.
Più tardi inizia il processo di risanamento della tua azienda, più sarà costoso e difficile da realizzare.
Richiedi ORA il tuo COLLOQUIO RISERVATO con uno dei consulenti per scoprire quali soluzioni specifiche possono risolvere il tuo problema e se è possibile aiutarti tramite il nostro Metodo.
Prenota ORA l’appuntamento per ottenere l’ANALISI DIAGNOSTICA preliminare GRATUITA e scopri se sei ancora in tempo per poter salvare tutto quello che hai costruito con fatica.
Richiedi ORA il tuo COLLOQUIO RISERVATO.